In realtà, il dato ufficiale del disavanzo delle Asl verrà accertato nei primi mesi del 2025, a chiusura dei conti. Ma la tendenza è nota ed è
In realtà, il dato ufficiale del disavanzo delle Asl verrà accertato nei primi mesi del 2025, a chiusura dei conti. Ma la tendenza è nota ed è costantemente monitorata negli uffici della Regione. Ora che la fine dell’anno si avvicina, la dimensione appare sempre più nitida. Se ne sta parlando in questi giorni negli uffici del neo assessore al bilancio Fabiano Amati, alle prese con l’assestamento di Bilancio di previsione 2024. Il relativo disegno di legge sarà esaminato in giunta lunedì.
Tra le previsioni più importanti dell’assestamento, si nota uno stanziamento di 60 milioni a favore della sanità (un trasferimento dal bilancio autonomo al Fondo sanitario regionale). Una parte, 45 milioni, andrà a coprire gli investimenti decisi dalle Asl per macchine, arredi e ristrutturazioni. Altri 15 vengono appostati proprio in previsione esplicita del deficit delle Asl.Sempre nell’assestamento vengono previsti una decina di milioni a copertura dei costi sostenuti dai pronto soccorso dei privati convenzionati (San Giovanni Rotondo, Panico di Tricase, Miulli, Mater Dei). Si tratta di costi non prevedibili e dunque non sottoposti al tetto che vale per tutti i privati accreditati: occorre dunque integrare a fine anno.Prevista poi la copertura della spesa già sostenuta – per circa 1,3 milioni – relativa alla somministrazione della terapia genica ad un neonato palestinese ammalato di Sma (come per altri 7 bambini pugliesi, ha goduto del trattamento che consente di frenare o fermare la malattia). Poi vi è contributo straordinario per consentire il collaudo (mai avvenuto) della diga del Locone. L’approvazione da parte del Consiglio deve avvenire entro la fine del mese di novembre. Poi comincerà la sessione di Bilancio di previsione 2025. E in quella sede saranno previsti, sicuramente, altri stanziamenti a favore della sanità, a copertura del deficit.Nel 2023 i conti portarono a un disavanzo delle Asl pari a 126 milioni. Furono coperti per 37 milioni con l’assestamento dell’anno passato (a fine novembre) e poi con 50 milioni inseriti nel Bilancio di previsione. Restarono scoperti 39 milioni, quelli ufficiali. Furono coperti con la possibilità di prelevare risorse dai cosiddetti «avanzi vincolati di parte corrente» del bilancio autonomo, dopo l’autorizzazione concessa in tale direzione dal governo centrale.
È probabile che anche quest’anno si possa andare in questa direzione. In sintesi: il disavanzo sanitario sarà coperto con i fondi dell’assestamento ‘24, le risorse che saranno previste nel Bilancio di previsione 2025 e il probabile prelevamento dagli avanzi.
Nel pomeriggio dell’8 novembre si è riunito il gruppo del Pd. I dem si sono detti molto preoccupati dello sfilacciamento della maggioranza dopo la nomina di Amati e le proteste successive: di Azione (che ha disconosciuto l’assessore) e dei brindisini, conterranei dello stesso Amati. Ci sono da approvare importanti provvedimenti entro fine anno: le due manovre di bilancio e la legge sulle aree idonee per le fonti rinnovabili. Il capogruppo dem Paolo Campo rivolgerà un invito ai partner di maggioranza a serrare le fila per evitare passi falsi.
Il gruppo ha discusso anche della presidenza della prima commissione (Bilancio), rimasta scoperta dopo la nomina di Amati. La carica dovrebbe toccare ad Azione, da cui Amati proviene. Solo che i due azionisti del Consiglio non possono assumerla: uno è capogruppo (Mennea), l’altro (Clemente) segretario di Aula. Potrebbe andare – ed è la soluzione più probabile – a Saverio Tammacco: viene da Per la Puglia ma da settimane si mostra vicino ad Azione. Se, invece, dal confronto tra i gruppi si concordasse di affidarla al Pd, il nome più probabile sarebbe quello dell’ex assessore Pier Luigi Lopalco.
corrieredelmezzogiorno
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