“La parata più bella della mia vita sicuramente qui a San Giovanni Rotondo dove durante il mio percorso riabilitativo a Casa Sollievo della Soffer
“La parata più bella della mia vita sicuramente qui a San Giovanni Rotondo dove durante il mio percorso riabilitativo a Casa Sollievo della Sofferenza ho trovato tanta brava gente, bravi professionisti e soprattutto Padre Pio al quale mia moglie Laura è molto devota. Oggi sono una persona felice, qui a San Giovanni ho ripreso a camminare”. Così Stefano Tacconi, l’ex portierone della Juventus, a margine della manifestazione “Premio Difesa Salute”, organizzata dall’omonima associazione diretta da Giuseppe Placentino.“Se qui a San Giovanni ho effettuato la parata più bella per la mia salute, non posso mai dimenticare i due rigori parati nella finale di Coppa Intercontinentale del 1985 contro l’Argentinos Juniors. Il momento più triste? La finale di Coppa dei Campioni dell’Heisel, una tragedia”. Tacconi ha poi ricordato Totò Schillaci. “È stato più sfortunato di me”. E di calcio giocato. “Lo scudetto mi auguro lo vinca l’Atalanta”. E la sua Juve? “La Juve di Motta? Eh, è un bel nome di un famoso panettone, chissà lo riuscirà a mangiare a Natale”.
COMMENTI