Stefano Tacconi: “Qui a San Giovanni Rotondo la parata più bella della mia vita. Oggi sono felice”

“La parata più bella della mia vita sicuramente qui a San Giovanni Rotondo dove durante il mio percorso riabilitativo a Casa Sollievo della Soffer

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La rinascita di Tacconi: «Ho parato anche il male»

La parata più bella della mia vita sicuramente qui a San Giovanni Rotondo dove durante il mio percorso riabilitativo a Casa Sollievo della Sofferenza ho trovato tanta brava gente, bravi professionisti e soprattutto Padre Pio al quale mia moglie Laura è molto devota. Oggi sono una persona felice, qui a San Giovanni ho ripreso a camminare”. Così Stefano Tacconi, l’ex portierone della Juventus, a margine della manifestazione “Premio Difesa Salute”, organizzata dall’omonima associazione diretta da Giuseppe Placentino.“Se qui a San Giovanni ho effettuato la parata più bella per la mia salute, non posso mai dimenticare i due rigori parati nella finale di Coppa Intercontinentale del 1985 contro l’Argentinos Juniors. Il momento più triste? La finale di Coppa dei Campioni dell’Heisel, una tragedia”. Tacconi ha poi ricordato Totò Schillaci. “È stato più sfortunato di me”. E di calcio giocato. “Lo scudetto mi auguro lo vinca l’Atalanta”. E la sua Juve? “La Juve di Motta? Eh, è un bel nome di un famoso panettone, chissà lo riuscirà a mangiare a Natale”.

A San Giovanni Rotondo ieri sera ha rivisto tanti amici: medici, fisioterapisti, i vertici di Casa Sollievo. “Una grande emozione. Grazie soprattutto a mia moglie che ha preteso di portarmi nella città di San Pio”. Già, la moglie Laura. “Questo è stato un miracolo per mio marito e per tutti noi. Ritornare a San Giovanni è stato un’altro bel miracolo, proviamo una gioia grandissima. Quando Stefano è stato colpito dalla malattia nel 2022 ci siamo aggrappati a Padre Pio, alla fede, alla preghiera e alla professionalità dei medici di Casa Sollievo. Ci siamo trovati bene. Per Stefano qui la vera svolta. Mi auguro che la gente la smetta di criticare le strutture sanitarie del Sud. Qui abbiamo notato una cura, e non solo su di noi, davvero professionale”. “Un miracolo – ha aggiunto il presidente di Casa Sollievo della Sofferenza, Padre Franco Moscone – dovuto a diversi fattori: la famiglia, i medici, Padre Pio, co Casa Sollievo che ha svolto un ruolo rilevante”. “Perchè il premio Difesa Salute a Tacconi? Perche Stefano – ha spiegato Placentino – rappresenta un paziente modello. In soli 4 mesi ha dimostrato qui a San Giovanni Rotondo di riprendersi quasi alla perfezione”.

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