SAN CAMILLO E IL GARGANO, in questi giorni si celebra la storia della carità Camilliana

SAN CAMILLO E IL GARGANO Tra il 1574 e il 1575, Camillo de Lellis, venticinquenne, giunse sul Gargano nella città di Manfredonia. Era giunto anco

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SAN CAMILLO E IL GARGANO
Tra il 1574 e il 1575, Camillo de Lellis, venticinquenne, giunse sul Gargano nella città di Manfredonia. Era giunto ancora speranzoso di intraprendere nuove battaglie imbarcandosi per la Dalmazia: era infatti un soldato di ventura. Il vizio del gioco lo condusse sul lastrico e si mise a chiedere l’elemosina fuori la chiesa di San Domenico a Manfredonia: da questo momento la sua vita iniziò a cambiare.
Sotto in elenco le tappe di Camillo sul Gargano e in Puglia:
1) MANFREDONIA, CHIESA DI SAN DOMENICO:
Camillo vi giunge il 30 novembre 1574 insieme all’amico Tiberio da Siena. Entrambi disperati si mettono a chiedere l’elemosina. Antonio Nicastri, nobile del posto, gli propone di lavorare per lui nella costruzione del convento cappuccino di S. Maria della Vittoria, cosa che Camillo inizialmente rifiuta per seguire Tiberio a Barletta. Messosi in cammino viene a sapere che non vi è possibile di imbarcarsi, per cui torna indietro verso Manfredonia.
2) MANFREDONIA, CONVENTO DI SANTA MARIA DELLA VITTORIA (oggi chiesa Santa Maria dell’Umiltà al Cimitero):
Camillo vi giunge il 1 dicembre 1574 accompagnato dal Nicastri. A malincuore accetta di fare il garzone. Da qui, il 1 febbraio 1575, viene inviato dal guardiano p. Francesco da Modica a Castel San Giovanni (oggi San Giovanni Rotondo) per portare ai frati di lì, viveri e vettovaglie. Qui incontra p. Angelo che lo aiuta a riflettere sulla sua vita. Tornerà a Manfredonia il giorno dopo totalmente cambiato e si fermerà fino all’estate quando lascerà la Puglia per un iniziale momento di noviziato presso i Cappuccini di Trivento in Molise.
3) SAN GIOVANNI ROTONDO (chiamata all’epoca Castel San Giovanni.):
Camillo vi giunge nel pomeriggio tardo del 1 febbraio 1575. In qualità di garzone dei frati di Manfredonia, portando vivande per i frati di San Giovanni. Qui, il guardiano p. Angelo lo aiuta a riflettere sulla sua vita, facendogli notare la sua tristezza dovuta alla mancanza di una relazione con Dio e della necessità di combattere le tentazioni. Passa la notte nella cella n.5, secoli dopo voluta e occupata da Padre Pio da Pietrelcina. Lascia San Giovanni il giorno dopo, dopo aver ascoltato la Messa della Candelora.
4) VALLE DELL’INFERNO:
E’ il luogo intermedio fra Manfredonia e San Giovanni Rotondo e Camillo vi passò tra l’1 e il 2 febbraio 1575. Si tratta di una valle all’interno dell’attuale Parco Nazionale del Gargano. Vi sono due storie legate al nome: “dell’Inferno” o perché il vento, passando nel canyon, produceva ululati spettrali tali da spaventare i pastori, o perché Camillo de Lellis, al suo ritorno, ebbe la visione dell’Inferno e ne fu terrorizzato tale da convertirsi per sempre a Dio. Qui infatti, egli pronunziò le famose parole: “non più mondo, non più mondo! Te solo Signore voglio servire! Dammi tempo per riparare ai miei peccati!.
5) MONTE SANT’ANGELO:
Non abbiamo notizie certe sul passaggio di San Camillo presso il santuario dell’Arcangelo Michele. E’ probabile che si sia recato in pellegrinaggio dopo la sua conversione, in segno di gratitudine a quell’Arcangelo verso cui ha sempre nutrito una speciale devozione. Il suo pellegrinare alla Celeste Basilica di San Michele resta comunque assai probabile, dato il luogo altamente importante nella cristianità medievale e post medievale. Nel comune di Monte Sant’Angelo in frazione Macchia, dal 2004 operano i Religiosi Camilliani, fortemente inseriti nella vita pastorale del territorio.
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