Puglia, la Regione chiede compensazioni ambientali per il raddoppio del gasdotto Tap: la società fa ricorso al Tar

La società Tap ha presentato un ricorso al Tar del Lazio contro la richiesta della Regione Puglia del pagamento di maggiori compensazioni per il p

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La società Tap ha presentato un ricorso al Tar del Lazio contro la richiesta della Regione Puglia del pagamento di maggiori compensazioni per il potenziamento del gasdotto che approda nel Salento. In una nota, la Regione avvertiva Tap che «a fronte del progetto di espansione della portata del gasdotto e tenuto conto dell’elevato impatto territoriale dell’infrastruttura sul territorio regionale, il proponente debba corrispondere quanto previsto dalla normativa e di tanto dovrà tenere conto l’Autorità competente nel rilascio dei successivi provvedimenti».«Resisteremo con forza e determinazione, dinanzi all’Autorità giudiziaria, per ottenere il rigetto del ricorso di Tap contro il diritto dei pugliesi a ottenere le compensazioni territoriali derivanti dal potenziamento del gasdotto e da usare per detrazioni nelle bollette del gas. Siamo alquanto stupiti dell’iniziativa della società Tap, considerata la recente pronuncia della Corte costituzionale sulla nostra legge che in modo innovativo prevede tale misura compensativa», replicano gli assessori regionali allo Sviluppo economico e Bilancio Alessandro Delli Noci e Fabiano Amati.«A ciò si aggiunga ulteriore stupore – aggiungono – dato dal fatto che la Regione Puglia intende favorire gli insediamenti energetici, in particolare quelli indirizzati alla sicurezza ambientale e pure alla pace, in quanto funzionali a realizzare l’indipendenza energetica dell’Italia e anche del continente europeo. Eppure ricordiamo un’altra versione istituzionale della società Tap, a questo punto probabilmente dettata da tattica e non da volontà in buona fede, ossia quella impegnata nel passato a convincere i territori interessati dell’utilità dell’infrastruttura, anche con riferimento a ricche promesse di compensazioni». 

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