La mobilità in Italia (e in Puglia in particolare) è fatta soprattutto da mezzi obsoleti. Il che vuol dire molto inquinanti e poco sicuri. Secondo
La mobilità in Italia (e in Puglia in particolare) è fatta soprattutto da mezzi obsoleti. Il che vuol dire molto inquinanti e poco sicuri. Secondo l’ultimo rapporto dell’Ispra, il parco auto circolante nel nostro paese ha un’età media di 12 anni e 2 mesi, mentre l’età media alla rottamazione sale a ben 17 anni e 5 mesi, con le vetture ante euro 5 che rappresentano il 53 per cento circa (21 milione di unità hanno più di 14 anni).Va peggio nel Tacco d’Italia dove, secondo un’analisi di Facile.it, l’età media delle auto che viaggiano sulle strade della regione è arrivata a settembre 2024 a 12 anni e 9 mesi, addirittura il 3% in più rispetto ad un anno prima.La Puglia è risultata essere la sesta regione in Italia per anzianità dei veicoli. Continuando nella lettura dell’analisi si scopre che, vista l’età media dei veicoli, sono tanti coloro che scelgono di aggiungere all’Rc auto anche la copertura assistenza stradale.In Puglia la percentuale di automobilisti che ha fatto questa scelta è pari al 36%.«Nella ricerca delle cause del fenomeno della maggiore vetusta del parco auto in Puglia – spiega Michele Languino, presidente della sezione Nord Barese dello Sna (sindacato nazionale agenti assicurativi) – un ruolo determinante lo riveste l’atteggiamento del cliente che tende a rimandare la scelta di rimpiazzare il suo veicolo in ragione degli elevati costi assicurativi della garanzia furto, che in rapporto a regioni virtuose si pone nel rapporto di uno a quattro. Ciò comporta l’ulteriore inconveniente della presenza di scoperture sino al 30% in caso di furto totale».
«Una scelta “difensiva” – continua il referente dello Sna – che privilegia la tranquillità, rispetto all’ansia di gestire un problema, quello della custodia del bene, che costringe a cambiare abitudini di vita, per esempio cercando parcheggi custoditi o ricorrendo al box di casa anche per brevi soste. Questo è quello che ci rappresentano i clienti che si rivolgono alle agenzie del territorio».
In ogni caso, analizzando i dati a livello territoriale emerge che, in Puglia, le auto più «vecchie» circolano nella provincia di Barletta-Andria-Trani, dove a settembre 2024 l’età media era pari a 13 anni e 11 mesi. Staccata di un soffio si trova la provincia di Foggia, area dove i veicoli hanno, in media, 13 anni e 10 mesi; terzo posto per Brindisi, con un’età media pari a 13 anni e 3 mesi.
Continuando a scorrere la graduatoria regionale si trova Taranto (13 anni e 1 mese), seguita da Bari (12 anni e 4 mesi). Lecce è risulta essere la provincia con il parco auto «più giovane« della Puglia, con un’età media pari a 12 anni e 2 mesi.
L’anzianità di una vettura, oltre ad essere probabile causa di minore sicurezza per i passeggeri e peggiore sostenibilità ambientale, incide sul premio pagato per l’assicurazione Rc auto? La risposta è sì. Facile.it ha preso in considerazione il profilo di un assicurato medio e ha calcolato – a parità di condizioni – quanto varia il premio medio pagato con l’anzianità del veicolo.
Con un’età media di 10 anni la tariffa da sostenere per l’Rc auto è di circa 206 euro, dato che sale a 228 euro se il veicolo ha 12 anni e raggiunge addirittura i 284 euro in corrispondenza di un’anzianità di 14 anni. Una differenza del 38% in quattro anni.
Guardando a come è variata l’età media dei veicoli pugliesi nell’ultimo anno emerge che i valori sono aumentati in tutte le province della regione, con variazioni che vanno dal +1,6% di Lecce al +5% di Taranto.
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