In Puglia accesso a terapie gratuite per oltre 400 patologie

In Consiglio regionale ieri è stato il senso del dovere a prevalere, portando all’approvazione di tre norme fondamentali per migliorare la sanità

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In Consiglio regionale ieri è stato il senso del dovere a prevalere, portando all’approvazione di tre norme fondamentali per migliorare la sanità pugliese. Fabiano Amati, presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione, ha annunciato con soddisfazione l’esito della seduta. Queste norme mirano a modernizzare il sistema sanitario regionale e garantire prestazioni più efficienti per i cittadini.

La prima norma riguarda l’operatività di 406 prestazioni sanitarie previste nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) del 2017. Sebbene le Regioni ricevano regolarmente i fondi per attuarle, l’erogazione di queste prestazioni è stata continuamente posticipata dai vari governi nazionali, incluso l’ultimo. La Puglia, però, si prepara finalmente a rendere operative queste prestazioni, colmando un vuoto che durava da anni.

La seconda norma si concentra sulla prevenzione della displasia dell’anca, una patologia che, se non individuata e trattata in tempo, può portare a problemi di deambulazione e artrosi precoce. L’introduzione dello screening precoce permetterà di intervenire tempestivamente, migliorando la qualità della vita dei pazienti.

Infine, la terza norma prevede la realizzazione di sei nuovi Centri pubblici dedicati alla cura delle persone affette dal disturbo dello spettro autistico. Questi Centri avranno un ruolo fondamentale nella presa in carico e nel supporto ai pazienti e alle loro famiglie, offrendo servizi specializzati e mirati.

Amati ha voluto sottolineare il ruolo fondamentale del presidente Michele Emiliano, che ha condiviso e sostenuto queste proposte, e ha espresso gratitudine per il voto unanime ottenuto sia dalla maggioranza che dall’opposizione.

Nuovi LEA: aggiornamento atteso e necessario

Il Consiglio regionale ha anche approvato un aggiornamento al nomenclatore dei LEA, che risaliva al 1996. Questo aggiornamento include nuove prestazioni tecnologicamente avanzate, eliminando quelle ormai obsolete. Vengono introdotte numerose procedure diagnostiche e terapeutiche, che all’epoca erano considerate quasi sperimentali o realizzabili solo in regime di ricovero. Oggi, invece, sono parte integrante della pratica clinica e possono essere erogate a livello ambulatoriale.

Tra le novità più significative, Amati ha citato l’inclusione delle prestazioni di procreazione medicalmente assistita (PMA), che saranno ora coperte dal Servizio Sanitario Nazionale anche in regime ambulatoriale. Inoltre, è stato rivisto l’elenco delle prestazioni di genetica, con un riferimento specifico alle patologie per cui è necessaria l’indagine su determinati geni.

Tecnologie all’avanguardia

L’aggiornamento dei LEA introduce anche nuove tecnologie di altissimo livello, come l’adroterapia e la radioterapia stereotassica, insieme a procedure più recenti come l’enteroscopia con microcamera ingeribile. Questi avanzamenti rappresentano un significativo passo avanti per la sanità pugliese, garantendo prestazioni all’avanguardia e accessibili a un numero sempre maggiore di cittadini.

Con queste approvazioni, la Puglia si pone all’avanguardia nella sanità pubblica italiana, dimostrando che l’impegno politico e il senso del dovere possono davvero fare la differenza.

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