Primo trapianto combinato di viso e occhio al mondo, un successo medico senza precedenti: il paziente ha 46 anni e sta bene

Raggiunto un traguardo storico nel campo della medicina : il primo trapianto combinato di viso e occhio intero al mondo è stato eseguito con succe

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Raggiunto un traguardo storico nel campo della medicina : il primo trapianto combinato di viso e occhio intero al mondo è stato eseguito con successo. Il paziente, un uomo di 46 anni, sta bene.

Recuperare la vista nell’occhio trapiantato tramite l’utilizzo della nuova e innovativa tecnica di «bypass microvascolare», è la speranza su cui si fonda tutto il progetto di ricerca del settore. Ma come si può realizzare questo obiettivo?

L’intervento innovativo

Grazie alla procedura di bypass microvascolare, i chirurghi sono stati in grado di deviare alcuni vasi sanguigni del viso, garantendo così un flusso sanguigno costante all’occhio trapiantato. Questa sofisticata operazione, condotta da un’equipe di esperti sotto la direzione di Eduardo Rodriguez, responsabile del programma di trapianto facciale presso NYU Langone Health, ha preservato la vitalità dell’occhio. La tecnica ha inoltre consentito alla retina di rispondere agli stimoli luminosi, un aspetto cruciale per il ripristino della funzione visiva. Il chirurgo Benedetto Longo ha sottolineato l’importanza di questo intervento: «È la prima volta che si riesce a trapiantare il complesso orbito-oculare».

Longo, tra i pionieri nel trapianto di faccia, ha recentemente contribuito alla redazione delle prime raccomandazioni internazionali in materia, durante il 27esimo congresso della European Association of Cranio-Maxillo-Facial Surgery. «Negli ultimi 19 anni, sono stati effettuati solo 50 trapianti di faccia nel mondo; si tratta di una procedura ancora poco conosciuta», ha aggiunto.

Le sfide e le speranze

Nonostante i notevoli progressi, il trapianto di viso e occhio rimane un campo altamente sperimentale.

Longo avverte che non è possibile, per il momento, garantire il ripristino della vista: «Non possiamo affermare se e quando ciò avverrà, occorre valutare se la corteccia cerebrale, responsabile della funzione visiva, sarà in grado di riattivarsi dopo un lungo periodo».

La storia di Aaron James

Dietro questo traguardo medico si cela la storia di Aaron James, un veterano militare di 46 anni dell’Arkansas, che aveva subito gravi lesioni al viso e alla sfera oculare sinistra a causa di un incidente con elettricità ad alta tensione. L’intervento ha richiesto l’impegno di un team multidisciplinare composto da oltre 140 professionisti. L’obiettivo principale era garantire la vitalità dell’occhio trapiantato, e le tecniche innovative sviluppate sono state fondamentali per il successo dell’operazione.

Utilizzando vasi sanguigni adiacenti, in particolare l’arteria e la vena temporale superficiale, il team ha creato un bypass per connettersi all’arteria e alla vena oftalmica dell’occhio trapiantato, riducendo al minimo l’ischemia retinica e ripristinando il flusso sanguigno verso il viso e l’occhio.

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