Operazione SED su mafia e narcotraffico

Profumo di libertà per il 52enne C.I. di Manfredonia , coinvolto nella maxi operazione"sed" contro mafia e narcotraffico. L’uomo può dunque lascia

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Profumo di libertà per il 52enne C.I. di Manfredonia , coinvolto nella maxi operazione”sed” contro mafia e narcotraffico. L’uomo può dunque lasciare i domiciliari secondo quanto stabilito dal Tribunale delle Libertà di Bari. Soddisfatto il suo legale, l’avvocato Pierpaolo Fischetti: “Non ci sono profili di responsabilità per quanto concerne l’accusa di associazione mafiosa e sono stati ridimensionati tutti gli altri episodi minori”.

Il blitz “Sed”, dal nome in codice dato alla cocaina, messo a segno a fine settembre scorso dalla Dia, ha consentito di documentare e di raccogliere un solido quadro probatorio a carico dell’associazione indagata che, tra luglio 2020 e novembre 2021, avrebbe distribuito sul mercato illecito oltre 20 chili di cocaina purissima equivalenti ad oltre 83.000 dosi (circa 6,6 milioni di euro).Principali arrestati Giuseppe Bruno, Leonardo Bruno, Giacomo Mastrapasqua, Daniele Delli Carri, Vincenzo Piccirilli, Giovanni Sinesi, Vincenzo Cupo, Francesco Racano, Marianna Bruno, Quirino Barbetti, Oto Raffa e Andrea Delli Carri.I foggiani Giuseppe Bruno, 58 anni e Leonardo Bruno, 36 anni, sono accusati di aver ricoperto il ruolo di dirigenti e organizzatori dell’attività di spaccio, in particolare cocaina. Giacomo Mastrapasqua, 50enne di Bisceglie, è sospettato di aver provveduto a rifornire ripetutamente l’organizzazione di ingenti quantitativi di polvere bianca. Il 38enne foggiano Daniele Delli Carri avrebbe coadiuvato le attività dei Bruno nell’acquisto e successivo trasporto, a bordo di auto funzionali all’organizzazione, di considerevoli quantitativi di droga presso il fornitore biscegliese Mastrapasqua. Vincenzo Piccirilli, 48enne di Foggia, sarebbe stato il custode della droga e avrebbe coadiuvato le attività di Delli Carri.

Il 35enne Giovanni Sinesi, sempre di Foggia, nipote del boss Roberto Sinesi alias “Lo zio”, avrebbe custodito e distribuito la droga, dopo l’arresto di Delli Carri, su indicazione di Leonardo Bruno, a favore di Vincenzo Cupo, 27enne foggiano e altri spacciatori. Proprio Cupo sarebbe stato uno stabile acquirente per le successive cessioni, considerato uno dei principali distributori al dettaglio a Foggia città.

Fonte. Immediato

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