Puglia, pubblicata la legge che proroga le graduatorie dei concorsi: ma varrà soltanto per due mesi

E' stata promulgata oggi dalla Regione Puglia la nuova legge regionale in materia di concorsi pubblici, che prevede la proroga di un anno dell

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E’ stata promulgata oggi dalla Regione Puglia la nuova legge regionale in materia di concorsi pubblici, che prevede la proroga di un anno delle graduatorie dei concorsi pubblici in scadenza nel 2024 per le assunzioni a tempo indeterminato di Regione e Asl e delle agenzie regionali.

Si tratta di una mossa molto richiesta dalle centinaia di idonei non vincitori dei concorsi, che per mesi – organizzati in comitati – hanno fatto pressione a gran voce sul Consiglio regionale. E’ vero che sono stati superati tutti i dubbi di possibile incostituzionalità della norma, ma alla fine gli effetti saranno molto limitati. In base alla legge nazionale le graduatorie di concorso hanno validità massima pari a due anni: in questo periodo l’amministrazione può continuare ad assumere attingendo alla lista degli idonei. La proroga è una evidente forzatura, che accontenta le speranze degli idonei ma a scapito della (altrettanto legittima) aspettativa di chi, magari neolaureato o neodiplomato, vorrebbe partecipare a un concorso pubblico.

La legge votata dal Consiglio regionale il 2 ottobre rischia però di essere un esempio di populismo. La proroga delle graduatorie “la cui scadenza è prevista nel corso dell’anno 2024”, infatti, rischia di creare inutili aspettative. Tutte le graduatorie scadute prima del 1° novembre 2024 (data dell’entrata in vigore della legge, il 15° giorno successivo alla promulgazione) sono già definitivamente scadute, e non possono certo essere “riportate in vita” dalla legge regionale. A tutto voler concedere potrebbero essere prorogate le (poche) graduatorie del concorso Formez che scadono negli ultimi due mesi e fino al 31 dicembre 2024. E infatti, consultati dalla “Gazzetta”, alcuni direttori generali di Asl hanno ad esempio escluso l’ipotesi di attingere alle graduatorie del concorso per funzionari scadute già prima dell’estate. Ad aggiungere altro caos, il fatto che da gennaio in poi scadranno altre graduatorie del concorso Ripam, non prorogabili in base a questa legge. Dunque l’unica proroga varrà per due mesi.

Ma il consigliere Francesco Paolicelli (Pd), primo firmatario della proposta, promette che si andrà avanti.  “Non è stata inserita la proroga anche per le graduatorie che scadranno nel 2025 – dice – poiché si attende l’esito dell’esame della legge da parte del Governo nazionale. Se non ci dovessero essere osservazioni, il 1 gennaio 2025 depositerò la proposta di legge per la proroga delle graduatorie in scadenza il prossimo anno”. Paolicelli ritiene che la locuzione usata nella legge copra tutte le graduatorie scadute nel 2024, ma la legge può disporre solo per l’avvenire: soprattutto in mancanza di una specifica clausola di retroattività.

«Abbiamo dato ascolto alle eccellenze del nostro territorio, i cui sforzi andavano riconosciuti e premiati», è però il commento del presidente Michele Emiliano. «Chi ha dato prova di merito vincendo un concorso avrà più tempo per guadagnare l’occasione di dare prova delle proprie capacità in Regione. La norma, però, offre l’opportunità anche a noi di dare continuità al nuovo corso che renderà l’amministrazione pubblica regionale proiettata nel futuro, grazie alle competenze e all’energia delle nuove risorse».

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