Si presenta in ospedale il 1 ottobre, ma è in anticipo di 2 anni: la visita è programmata per il 2026.

Si presenta in ospedale il primo ottobre, per una visita dermatologica prenotata a luglio. Ma ha sbagliato anno. Arrivato all'accettazione il pazi

Pesca. Regione Puglia taglia budget per GAC”
Z.T.L. prime infrazioni
Studiosi dal mondo nelle faggete UNESCO della Foresta Umbra

Reportage dal pronto soccorso: sala tv e più spazio al 118 Auto in divieto  ostacolano l'emergenza | Cronache Maceratesi

Si presenta in ospedale il primo ottobre, per una visita dermatologica prenotata a luglio. Ma ha sbagliato anno. Arrivato all’accettazione il paziente ha scoperto che il controllo che aveva prenotato all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo era previsto sì per il 1 ottobre, ma quello del 2026. Tra ben 2 anni.

La disavventura, riporta il Corriere della Sera, è capitata a un cinquantenne di Treviglio, nel Bergamasco, che si è avvalso del protocollo Medicina Democratica per chiedere all’azienda sanitaria Bergamo Ovest un appuntamento entro i termini previsti per legge, dalle 72 ore di un’urgenza fino ai 4 mesi massimi di una visita programmabile.

Due anni di anticipo

Peccato che così non è stato per il paziente, vittima delle infinite liste d’attesa: «Nel mio caso — spiega il trevigliese al Corriere — si trattava di una visita programmabile. Online non ho trovato disponibilità e allora, come già mi era capitato in passato, sono ricorso alla procedura scrivendo all’urp dell’Asst Bergamo Ovest chiarendo che la visita andava trovata entro quattro mesi o, in alternativa, sempre a termine di legge, poteva prevedere una visita intramoenia con il solo ticket a mio carico.

Mea culpa, ma ho guardato solo il giorno e il mese. Arrivato il 1° ottobre a Bergamo, mi sono presentato al poliambulatorio indicato, ma non si trovava il mio nome. Guardando meglio la prenotazione ci siamo accorti che ero in anticipo di 2 anni. Sono caduto dalle nuvole. Ma come fa uno a curarsi così?».

 

La replica dell’Asst

«Contestualmente – spiega in una nota l’Asst Bergamo Ovest  – come di prassi, sono state trattenute l’impegnativa e la prenotazione inserendole in una “lista di galleggiamento” dove sono riposte le prenotazioni effettuate fuori tempo massimo. Attualmente permane una situazione di criticità nazionale sulle “prime visite” dermatologiche, in particolare in strutture come la nostra dove, al momento, non vi sono dermatologi dipendenti, ma soltanto specialisti ambulatoriali che predispongono le agende di mese in mese».

COMMENTI

WORDPRESS: 0