Non solo mare e spiagge: la Puglia in autunno rivela i suoi tesori

Vacanze finite? Come combattere lo stress da rientro? Beh, la via più facile è quella di progettare una nuova vacanza, porsi come traguardo un nuo

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Castello di Manfredonia, passato svevo angioino di Puglia - Puglia.com

Vacanze finite? Come combattere lo stress da rientro? Beh, la via più facile è quella di progettare una nuova vacanza, porsi come traguardo un nuovo periodo grazie al quale distrarsi dalla routine quotidiana.

In questo senso, una settimana di stacco nel mezzo dell’autunno si rivela spesso e volentieri una mossa perfetta, ma a volte basta anche un week end per riprendere fiato, soprattutto se si individua una meta in grado di restituire entusiasmo, senso di avventura e in cui, magari, provare ad allargare i propri orizzonti.

Puglia in autunno: una terra da scoprire

La Puglia, da questo punto di vista, è una meta ideale. Oltre ad essere la terra per il turismo estivo d’eccellenza, questa splendida regione vanta anche un patrimonio artistico e storico straordinario, celebrato a livello internazionale, di cui godere magari proprio durante una pausa autunnale. Lanciarsi in un viaggio tra borghi incantevoli, natura incontaminata, castelli federiciani e torri normanne rappresenta l’esperienza perfetta per abbandonare la routine quotidiana e ritrovare entusiasmo e vitalità. La Puglia ha veramente tanto da offrire.

 

Castel del Monte, monumento all’integrazione culturale

A cominciare da Castel del Monte: la fortezza a pianta ottagonale fatta costruire nel XIII secolo da Federico II di Svevia a 20 km da Andria rappresenta, non solo uno dei più straordinari esempi di architettura medievale, ma è anche un simbolo di integrazione culturale, fondendo elementi dell’arte provenienti dal Nord Europa, dal mondo musulmano e dall’antichità classica.

Non a caso, è stato inserito nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco e raffigurato anche sulla moneta da un centesimo di euro.  

Il panorama unico della Puglia

Del patrimonio Unesco fa parte anche Alberobello, una delle località pugliesi più famose al mondo grazie ai suoi trulli, le originali abitazioni in pietra a secco, imbiancati con calce viva e dal tetto a forma di cono fatto di pietre a vista: ognuno di essi è decorato con croci, cuori trafitti e simboli zodiacali. Attraversare il centro storico del paese con i suoi più di mille trulli significa lanciarsi alla scoperta di un mondo antico e dai significati nascosti. Inoltre, la posizione privilegiata offre la possibilità di godere di un panorama assolutamente unico al mondo.

Il patrimonio pugliese si arricchisci ulteriormente grazie ai recenti riconoscimenti Unesco: la Via Appia “Regina Viarum”, che anticamente collegava Roma a Brindisi, è stata riconosciuta patrimonio mondiale dall’Unesco insieme all’Alta Murgia e alle Premurge, caratterizzate da masserie fortificate, costruzioni a secco, un ex cava di bauxite, doline carsiche, steppa mediterranea e paesaggi meravigliosi.

Santuari e basiliche: il patrimonio artistico della Puglia

Il patrimonio artistico della Puglia è poi, ovviamente, contraddistinto dalle bellezze dei monumenti religiosi. Il Santuario di San Michele Arcangelo riveste un’importanza cruciale per questa terra. Il primo nucleo della struttura, situato sul Gargano in quello che oggi è il Comune di Monte Sant’Angelo, risale infatti addirittura al V secolo e venne edificato su un’impervia grotta, laddove, secondo la tradizione, apparve l’Arcangelo Michele. Il territorio del Gargano entrò poi a far parte dei domini longobardi e il Santuario divenne il principale luogo di culto di San Michele, nonché una delle mete di pellegrinaggio della cristianità, tappa obbligata sulla Via Sacra Langobardorum, la via che conduceva in Terra Santa.

Oggi fa parte anch’esso del patrimonio mondiale dell’Unesco, così come la vicina Foresta Umbra, il polmone verde del Gargano, una distesa di 10.500 ettari di faggi, querce, aceri e lecci che tocca gli 832 metri sul mare sul picco di Monte Iacotenente e che ospita una vera meraviglia della natura: il leccio di Vico del Gargano, un albero alto 50 metri con una circonferenza di 5 metri. Proprio la faggeta vetusta della Foresta Umbra, dal 7 luglio 2017, è iscritta nella Lista dei Beni Patrimonio Naturale dell’Umanità tutelati dall’UNESCO nell’ambito del bene transnazionale “antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa”.

Poco lontano dal Santuario, a Manfredonia, sorge un altro gioiello architettonico della Puglia, la Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto, mirabile esempio di architettura romanico-pugliese, con influssi islamici e armeni. A sinistra della chiesa gli scavi hanno messo in luce resti d’una Basilica paleocristiana, a tre navate con abside semicircolare e pavimento a mosaico. Qui, nel 2016 l’artista Edoardo Tresoldi ha realizzato una spettacolare installazione in rete metallica alta quattordici metri che ricostruisce in 3D l’antica basilica esattamente sopra i suoi resti.

Spingendosi più a Sud, verso il Salento e più precisamente a Galatina, non si può invece mancare una visita alla Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, capolavoro dell’architettura gotica: una chiesa con tesori mozzafiato, paragonata alla Basilica di San Francesco d’Assisi per il valore dei suoi cicli pittorici. Edificata nel XIV secolo, colpisce con la solennità del rosone della sua facciata e stupisce con la ricchezza cromatica che cela all’interno. Al suo interno, affreschi di epoche e di stili diversi, dal romanico al gotico, dal normanno al bizantino.

Un viaggio nel passato: i musei archeologici

Per una piena comprensione dell’importanza della Puglia nella storia – non solo dell’Italia, ma dell’Europa intera – è possibile concedersi una visita anche a due dei musei archeologici più importanti del nostro Paese. Il primo è il MArTA, il Museo Archeologico di Taranto, che custodisce tesori inestimabili come gli splendidi Ori di Taranto, antologia dell’arte orafa di età ellenistica con numerosi manufatti appartenenti a corredi funerari. Situato nell’ex Convento di San Pasquale Baylon, il museo vanta ben 200mila reperti dalla Preistoria al Medioevo.

L’altra tappa è il Museo Archeologico Giuseppe Andreassi di Egnazia (vicino Fasano), ovvero all’esterno delle mura di cinta dell’antica Gnathia, città dei Messapi che sorgeva al confine con la regione occupata dai Peucezi, altra tribù che viveva in Puglia in età preclassica. Il museo espone i reperti provenienti dagli annessi scavi archeologici e consente di compiere un viaggio ideale attraverso i 30 secoli di storia della regione. 

L’arte in Puglia oggi: la Fondazione Pascali

Basta, poi, recarsi a Polignano a Mare, in provincia di Bari, per visitare uno dei luoghi di riferimento dell’arte contemporanea nel Sud Italia. Si tratta della Fondazione Pino Pascali, dedicata all’artista pugliese scomparso nel 1968, tra i pionieri dell’arte povera, della body art e dell’arte concettuale. A suo interno, la collezione permanente di molte delle opere più celebri di Pascali, ma anche un archivio ricco di cimeli, disegni, scenografie e sculture. Inoltre, la Fondazione fa da location per mostre temporanee di rango internazionale. Tra storia, cultura e paesaggi mozzafiato la Puglia continua a incantare anche in autunno, facendosi meta imperdibile. Per maggiori informazioni su siti d’interesse culturale e itinerari è possibile visitare il sito web www.viaggiareinpuglia.it

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