Telemarketing selvaggio, al via il nuovo codice: ecco come difendersi dalle telefonate moleste

Da oggi, sabato 28 settembre, entra in vigore il “Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling”, un nuovo strumento approvato

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Da oggi, sabato 28 settembre, entra in vigore il “Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling”, un nuovo strumento approvato dal Garante per la protezione dei dati personali per combattere il fenomeno del telemarketing selvaggio in Italia. Questa iniziativa è stata sviluppata in collaborazione con associazioni di committenti, call center, teleseller e consumatori, e ha l’obiettivo di regolare le attività promozionali telefoniche, assicurando la protezione della privacy degli utenti.

Le novità

Il nuovo regolamento introduce una serie di obblighi per le società che si affidano ai call center e per gli stessi operatori. Tra le misure più rilevanti, le società di servizi come luce, gas e telefonia, non potranno più chiamare da numeri anonimi o non identificabili. Le telefonate promozionali saranno permesse solo dalle 9 alle 20, con un divieto totale nei giorni festivi. La gestione dei dati personali degli utenti dovrà rispettare rigorose procedure, garantendo che i consensi siano espliciti e specifici per ogni finalità di marketing, come richiesto dal regolamento.

Il monitoraggio

Uno degli elementi centrali di questa normativa è l’introduzione dell’Odm, un nuovo Organismo di monitoraggio, indipendente e responsabile della sorveglianza sulle attività dei call center. L’Odm avrà il compito di verificare il rispetto del Codice da parte delle realtà aderenti e di gestire le procedure per la risoluzione dei reclami da parte degli utenti. Il ruolo dell’Odm sarà fondamentale nel contrastare pratiche scorrette, come le chiamate senza consenso, con l’introduzione di penali severe per i trasgressori.

Il Codice prevede, inoltre, che le società effettuino una valutazione di impatto nel caso in cui vengano utilizzati sistemi di trattamento automatizzati dei dati personali, inclusa la profilazione. Questo passaggio servirà a limitare il rischio di violazioni della privacy e a garantire un uso più responsabile delle informazioni raccolte durante le attività promozionali

Le sanzioni

Le novità non si fermano qui: i contratti stipulati tra le società e i call center dovranno includere una clausola che preveda sanzioni, come la mancata corresponsione delle provvigioni, per ogni vendita conclusa a seguito di un contatto promozionale non autorizzato. Questo rappresenta una misura chiave per disincentivare il comportamento scorretto di alcune realtà che, in passato, hanno approfittato della mancanza di controlli stringenti.

«Una piaga»

L’introduzione del Codice arriva in un momento in cui il fenomeno del telemarketing aggressivo è percepito come una vera e propria piaga. Secondo il Codacons, una delle associazioni più impegnate nella lotta a questa pratica, nonostante la creazione del Registro delle Pubbliche Opposizioni, più di 2,5 milioni di italiani iscritti continuano a ricevere chiamate promozionali non desiderate. Le offerte più comuni riguardano contratti per forniture di luce e gas (38%) e servizi di telefonia (31%), ma sta crescendo anche il numero di chiamate per promuovere investimenti e trading online (30%).

Come tutelarsi

Il presidente del Codacons, Gianluca Di Ascenzo, ha espresso soddisfazione per l’entrata in vigore del nuovo Codice, definendolo un “nuovo punto di partenza nella battaglia contro il telemarketing selvaggio”. Tuttavia, il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc), Massimiliano Dona, ha manifestato scetticismo, definendo il Codice una “foglia di fico”. Dona sottolinea che, se da una parte il Codice potrebbe essere efficace per le aziende che già rispettano le regole, dall’altra sarà inutile contro quelle realtà che violano sistematicamente la legge.

L’Unc propone una soluzione alternativa che preveda indennizzi automatici per i consumatori molestati e che le chiamate ai numeri iscritti al Registro delle opposizioni vengano considerate pratiche commerciali scorrette, sanzionabili anche dall’Antitrust. Questa doppia linea di controllo, secondo l’Unc, potrebbe aumentare l’efficacia della lotta contro i call center abusivi.

Nonostante le perplessità sollevate, il Codice di condotta rappresenta un passo importante verso una regolamentazione più stringente del telemarketing in Italia. Le misure introdotte, combinate con un monitoraggio attento e sanzioni efficaci, potrebbero contribuire a ridurre significativamente il fenomeno delle chiamate non autorizzate, migliorando la protezione dei dati personali dei consumatori e garantendo una maggiore trasparenza nelle attività promozionali.

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