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Ugo Galli: “Nel Comune di Manfredonia c’è la legalità al contrario”

LA LEGALITÀ AL CONTRARIO Presso il Comune di Manfredonia, accade anche questo che sto per narrare. Vari dipendenti dell’amministrazione, dop

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LA LEGALITÀ AL CONTRARIO

Presso il Comune di Manfredonia, accade anche questo che sto per narrare.

Vari dipendenti dell’amministrazione, dopo una vita lavorativa, spesa per la causa della propria Città, si collocano in pensione o muoiono improvvisamente oppure si vedono risolto brutalmente il proprio rapporto e si rivolgono al giudice.

E si tratta di lavoratori, che hanno prestato la loro opera onestamente, senza causare alcun danno al bilancio comunale, per interi e reiterati decenni.

In tutti questi casi,l’ovvia conseguenza risiederebbe nella percezione dei trattamenti, connessi alla quiescenza, riconosciuti dall’Inps-gestione separata.

Invece, si accerta che l’istituto previdenziale versi nell’impossibilità di provvedere, poiché il Comune non trasferisce la documentazione necessaria.

Siamo in presenza del paradosso!!

I dipendenti o loro familiari non percepiscono i trattamenti dovuti, a causa di una vera e propria omissione,da parte della civica amministrazione.

Ne deriva che essi sono indotti ad implorare, disperati, la tutela di diritti acquisiti, a fronte di un Comune inerte, anche per banali dissidi tra dirigenti dello stesso ente.

Pare una vicenda tratta da esperienze maturate in uno Stato totalitario africano ovvero dell’America latina, mentre il proscenio si materializza a due passi da noi, in palazzo San Domenico.

L’esercizio di una prerogativa essenziale, da parte di un lavoratore, tramutato in invocazione, quasi si tratti di una graziosa elargizione.

A che titolo si discetta di legalità e di adesione a soggetti, che asseritamente, la promuovono, se non siamo in grado di garantire il soddisfacimento delle esigenze primarie ed elementari di coloro i quali, dopo una vita di sacrifici, chiedono solo che il Comune invii gli elementi conoscitivi utili all’Inps, per porre i dipendenti, cessati dal servizio(e, talvolta, le loro vedove e figli) nella condizione di sopravvivere dignitosamente.

A differenza di quelle figure, che, malgrado esiti insoddisfacenti delle proprie azioni, percepiscono lauti premi in via retroattiva.

La legalità richiede declinazioni quotidiane semplici,ma essenziali e dirette.

Altrimenti si risolve nella declamazione del NULLA!

Ugo Galli