Ugo GALLI ;L’EMERGENZA SANITÀ

Si configura esattamente in questi termini il contesto in cui giace il presidio ospedaliero pubblico “San Camillo De Lellis”nella nostra Città. È s

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Potrebbe essere un'immagine raffigurante ospedale e testo
Si configura esattamente in questi termini il contesto in cui giace il presidio ospedaliero pubblico “San Camillo De Lellis”nella nostra Città.
È sufficiente accedere al plesso per percepire nettamente ed immediatamente il disagio che connota i servizi prestati.
Il personale medico e sanitario, costretto ad operare in uno stato di costante affanno ed in un quadro di crescente tensione, con il sorgere del concreto rischio di generare vicende, tristemente note, dalle quali scaturiscano reazioni violente, da parte dei pazienti(non scarseggiano episodi analoghi e recenti
,seppur meno clamorosi,anche a Manfredonia).
Il servizio 118 interviene, in coincidenza con il sabato,attraverso mezzi, in cui risulta presente il solo operatore, il quale riferisce semplicemente che la persona soccorsa sarà trasferita presso il nosocomio di San Giovanni.
La carenza cronica di personale, nell’ambito delle strutture complesse e semplici esistenti, già cronica, e’ divenuta endemica e determina squilibri prestazionali evidenti.
Basti pensare all’assenza delle figure degli anestesisti, che riverbera i propri effetti sulla possibilità di assicurare cure immediate, a beneficio dei cittadini, senza assistere al consueto, automatico, trasporto a Foggia o San Giovanni.
Un’ anestesia adeguata, peraltro, consentirebbe il regolare funzionamento ed il rafforzamento della chirurgia e dell’ ortopedia.
Il sindaco, nella qualità di massima autorità sanitaria, ha il dovere di intervenire per porre rimedio alle palesi lacune esistenti, attuandosi prontamente,presso gli organi sanitari provinciali e regionali.
Prima che sia troppo tardi!!!
La situazione,oramai, versa ai limiti della sostenibilità assoluta.
Noi, muovendo dal ruolo di opposizione, adotteremo ogni iniziativa utile, per sensibilizzare e promuovere azioni, che tutelino il diritto alla salute della comunità sipontina, calpestato puntualmente.

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