Il nuovo sistema ideato dalla Regione Puglia si chiama Aft, cioè aggregazioni funzionali territoriali che saranno presenti in tutte e sei le Asl.
Il nuovo sistema ideato dalla Regione Puglia si chiama Aft, cioè aggregazioni funzionali territoriali che saranno presenti in tutte e sei le Asl.
Una piattaforma online per garantire sempre a 700mila cittadini pugliesi un medico di base a cui rivolgersi. È l’ultima novità in materia di sanità ideata dalla Regione Puglia, alla quale hanno lavorato il vicepresidente Raffaele Piemontese e il direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro.
L’accordo prevede chei camici bianchi siano disponibili tutti i giorni dalle 8 alle 20 e il sabato mattina fino alle 11. Se il dottore di riferimento dovesse essere per qualche motivo irraggiungibile, il paziente attraverso il portale potrà rivolgersi facilmente ad un collega dal momento che i professionisti saranno inseriti in un portale che permetterà a tutti di reperire un altro medico in tempi brevi. Si chiama Aft, ovvero aggregazioni funzionali territoriali. Saranno 40 i raggruppamenti nell’area metropolitana di Bari, 25 in provincia di Lecce, 21 in provincia di Foggia, 19 in provincia di Taranto, 15 nel Brindisino e 8 nella Bat.
Si tratta del più concreto passo in avanti per l’implementazione della sanità territoriale. L’obiettivo è quello di realizzare dei presidi che possano permettere ai pronto soccorso di non essere intasati, nella speranza che così si limitino i momenti di tensione che hanno riempito le cronache pugliesi di questi giorni.
Le Aft dovrebbero trovare spazio in strutture interamente dedicate, all’interno delle quali si troveranno sia i medici di base che gli specialisti. Così che chi prescrive e chi eroga siano collocati nello stesso luogo, limitando al minimo le perdite di tempo per gli utenti. Non è da escludere che i luoghi fisici possano essere individuati nelle case di comunità in fase di realizzazione in tutta la Regione grazie ai fondi del Pnrr.
Tra le novità del documento redatto alla presenza del presidente della regione Michele Emiliano, anche l’introduzione del collaboratore garantito a tutti i medici e parzialmente retribuito con fondi regionali (in totale lo stanziamento è di 40 milioni di euro, sommando i 28 già investiti nel 2007 e 12 destinati a questo scopo).
Implementata anche l’assistenza domiciliare, una delle carenze maggiormente denunciate dai pazienti. Soprattutto i più anziani. Mentre per i più fragili, sarà introdotta una visita programmata presso il loro domicilio nel periodo dell’emergenza caldo
corrieredelmezzogiorno
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