A lavoro nella Pubblica Amministrazione fino a 70 anni. Questa la sfida lanciata dal ministro Paolo Zangrillo da Cernobbio con il provvedimento in
A lavoro nella Pubblica Amministrazione fino a 70 anni. Questa la sfida lanciata dal ministro Paolo Zangrillo da Cernobbio con il provvedimento inserito nella legge di bilancio, insieme all’annuncio dell’imminente assunzione di 350mila giovani.Pensioni e assunzioni
«Trattenere al lavoro i dipendenti pubblici fino a 70 anni, su base volontaria», inserendo il provvedimento nella legge di bilancio. E, allo stesso tempo, «assumere 350 mila giovani entro il 2025, dopo i 173 mila assunti nel 2023». Il ministro ne parla anche in un’intervista al «Corriere della Sera», dove spiega che «le scelte del governo contribuiscono al buon andamento della nostra economia, pur in un contesto mondiale in rallentamento anche a causa della delicata situazione internazionale. Proprio come la presidente Meloni e il vicepremier Tajani hanno spiegato a Cernobbio, dobbiamo continuare a puntare sulla crescita, per rafforzare il quadro economico attuale. Intendiamo farlo anche con la prossima manovra, confermando le misure a favore delle famiglie, dei giovani e delle imprese che assumono e che creano posti di lavoro. Anche la Pubblica Amministrazione – aggiunge – e’ un volano di crescita e per questo abbiamo il dovere di semplificare la vita al sistema impresa, liberandolo dal sovraccarico di burocrazia, accumulatosi negli anni, che non produce alcun valore pubblico e frena lo sviluppo. Lo stiamo facendo con la semplificazione amministrativa, e la notizia e’ che lo facciamo insieme a imprese e associazioni di categoria».
La retribuzione di ingresso nelle amministrazioni centrali e’ «di circa 1.500 euro netti al mese per i laureati. Ma dobbiamo essere capaci di promuovere un sistema di gestione delle persone in grado di valorizzare le competenze, i talenti, la capacita’ di far accadere le cose, che nella Pubblica Amministrazione oggi non esiste. Mi sono preso la briga di vedere la valutazione della performance del 2022 dei dirigenti: sono tutti eccellenti. Significa che il merito non esiste. Dobbiamo introdurre questo valore». I neoassunti sono «neolaureati, neodiplomati, molti giovani ma anche persone gia’ inserite nel mondo del lavoro. Alla fine del 2021 l’eta’ media dei dipendenti pubblici era di 51 anni e 3 mesi; oggi siamo a 49 anni e mezzo. Nel 2009 l’eta’ media era di 43 anni. Per la prima volta, quindi, vediamo un’inversione di tendenza, e’ un altro segnale. Proprio in virtu’ del fatto che stiamo assumendo un numero rilevantissimo di persone e tantissimi giovani, ragioniamo su un rinvio del pensionamento», conclude Zangrillo.
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