Ugo Galli: CI VEDIAMO IN TRIBUNALE….MA…SAI…DIPENDE…….

Vi pare accettabile che un dirigente provochi,con il suo comportamento, una condanna del Comune al pagamento di una somma complessiva, pari a circa

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Vi pare accettabile che un dirigente provochi,con il suo comportamento, una condanna del Comune al pagamento di una somma complessiva, pari a circa 120.000,00 €,per mobbing e spese di giudizio? E che l’amministrazione (tutti noi)versi questo importo senza assumere alcuna iniziativa nei confronti di quel dirigente?
Vi sembra ammissibile che un altro dirigente,omettendo l’adempimento dei suoi doveri, non si preoccupi affatto di rimuovere sterpaglie, da cui derivi un incendio, con conseguente obbligo per il Comune di corrispondere circa 30.000,00 euro, in favore del danneggiato? E che l’amministrazione( la comunità) eroghi questo importo, in assenza di qualsiasi iniziativa avverso tale, brillante, dirigente?
Si tratta degli stessi dirigenti che la giunta sta premiando per l’anno 2020,allorquando erano in carica i commissari, che si sono ben guardati dall’operare questa scelta memorabile.
E’ possibile che la giunta decida di costituirsi parte civile nel processo “GIu’ le mani”,affidando l’incarico ad un legale esterno e,quindi,con maggiori oneri finanziari a carico della collettività , pur disponendo di un avvocato interno? E tutto ciò senza esplicare in alcun modo la complessità del processo ovvero adducendo ragioni di opportunità,rispetto ad amministratori gia cessati dalla carica. Questa inopportunità non è delineata da alcuna norma,poiché se termina l’incarico pubblico, non sussiste alcun impedimento alla rappresentanza dell’ente,da parte dell’avvocatura comunale. In tal modo,il Comune,sottoposto a piano pluriennale di riequilibrio finanziario,evita ulteriori,ingiustificati, esborsi.A proposito di differente ed incomprensibile modo di intendere le difficoltà di un processo penale,non possiamo dimenticare che lo stesso avvocato comunale rappresenta e difende l’ente,nel procedimento, denominato “Omnia nostra”, istruito dalla Procura distrettuale antimafia di Bari, dunque, per definizione MOLTO DIFFICILE.
La legalità impone l’adozione di parametri valutativi coerenti, lineari ed oggettivi, in fase di svolgimento dell’azione quotidiana del Comune, non singoli atti, fondati su adesioni estemporanee e propagandistiche.

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