IL TAR RESPINGE I RICORSI DI ACQUAPARK E BONOBO

«IL TRIBUNALE amministrativo regionale per la Puglia, sezione unica, respinge la domanda cautelare». La Magistratura amministrativa territoriale ha

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«IL TRIBUNALE amministrativo regionale per la Puglia, sezione unica, respinge la domanda cautelare». La Magistratura amministrativa territoriale ha così deciso entrando nel merito delle ordinanze di sospensione emesse dal Comune di Manfredonia, a riguardo delle attività rispettivamente del parco divertimenti Acquapark presso il villaggio turistico Ippocampo sito sulla riviera sud di Manfredonia, e del bagno Bonomo sul Lungomare del sole di Siponto.
LO STESSO TAR aveva sospeso l’ordinanza sindacale emessa da Comune di Manfredonia sia nei confronti dell’Acquapark che di Bonobo, con la riserva che avrebbe esaminato approfonditamente collegialmente nella camera di consiglio di settembre. Cosa che è regolarmente avvenuta.
L’ORDINANZA sindacale di chiusura del parco divertimento Acquapark è stata emessa in base ad una comunicazione del Comando carabinieri di Foggia che evidenziava gravi irregolarità riguardanti gli scivoli acquatici del parco. «Data la notevole affluenza di pubblico e del conseguente rischio per l’integrità fisica dei fruitori» il sindaco La Marca ha ritenuto necessario intervenire con urgenza.
«CONSIDERATO che l’ordinanza adottata in materia di incolumità pubblica dal Sindaco del Comune di Manfredonia – rileva il Tar nell’ordinanza di rigetto del ricorso presentato da Acquapark – si fonda sul pregresso divieto di esercizio relativo agli scivoli acquatici denominati Vortex e Wide Ride, e allo scivolo acquatico privo del codice identificativo già esistente al momento della autorizzazione prot. 432/2012; Ritenuto che, rispetto al precedente provvedimento inibitorio dell’Amministrazione comunale del 7 giugno 2023 – peraltro non impugnato dalla ricorrente – le criticità evidenziate non sembrano adeguatamente avviate a soluzione».
PER QUANTO riguarda Bonobo, il collegio dei giudici del TAR giustifica la validità dell’ordinanza di sospensione dell’attività emessa dal Comune di Manfredonia, con una serie di rilievi tra cui «l’ordinanza di cessazione dell’attività di intrattenimento/spettacolo n. 136 del 28.6.2024, a firma del dirigente del primo settore; la comunicazione del Servizio “Attività Produttive” del Comune di Manfredonia, con la quale si “ordina alla Bonobo l’immediata cessazione dell’illecita attività di intrattenimento/spettacolo presso l’attività di stabilimento balneare e annessa attività di somministrazione di alimenti e bevande, all’insegna “Bagni Bonobo” presso il lido ubicato in Lungomare del Sole s.n., senza la prescritta SCIA o licenza in funzione delle specifiche modalità di svolgimento della stessa; i verbali di contestazione amministrativa nn. 23, 24 e 25 del 2024 ex art. 666 c.p. in relazione agli artt. 68 e 69 TULPS, elevati dal Commissariato di P.S. di Manfredonia».
SULLA stessa falsariga si aspetta il pronunciamento del TAR per l’analoga situazione del bar Minami di Siponto che verrà esaminata collegialmente nella camera di consiglio del 25 settembre corrente.
«LE ORDINANZE del TAR attestano – ha dichiarato il sindaco La Marca – che abbiamo agito, grazie anche al lavoro prezioso e proficuo con le forze dell’ordine, nel rispetto delle regole, della legalità e della trasparenza e a tutela delle stesse attività e di quanti le frequentano. È su queste premesse che proseguiremo nel lavoro appena iniziato». La Marca ha annunciato che il Comune di Manfredonia si è costituito parte civile nel processo “Giù le mani” avviato al Tribunale di Foggia.
Michele Apollonio

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