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Nel consiglio comunale, svoltosi il 27 agosto, il Comune di Manfredonia ha aderito ad “Avviso Pubblico – Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie”, un’associazione nata nel 1996 con l’intento di collegare ed organizzare gli Amministratori pubblici che concretamente si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica, nella Pubblica Amministrazione e sui territori da essi governati.
Un segnale chiaro per arginare l’illegalità in tutte le sue forme e promuovere la cultura della legalità.
Tuttavia, è doveroso segnalare che purtroppo tale provvedimento non è stato approvato all’unanimità, atteso che i consiglieri di minoranza si sono astenuti, ad eccezione del consigliere Marasco al quale va il nostro ringraziamento.
In particolare, il consigliere Galli nel suo intervento ha asserito l’illegittimità dell’atto sul presupposto che lo stesso richiedeva, a suo dire, la deliberazione da parte della Giunta e non del consiglio.
A supporto della sua tesi, il consigliere Galli ha citato la deliberazione n.30 del 2018 della Corte dei Conti del Veneto.
È bastato citare in aula la delibera sopra specificata per portare sulla “cattiva strada” anche gli altri consiglieri di minoranza i quali, inverosimilmente, al momento del voto si sono astenuti.
Ebbene, la delibera citata da Galli, che pubblichiamo solo per amore di verità, non affronta minimamente il tema se l’adesione ad Avviso Pubblico debba avvenire con una delibera di Giunta o di Consiglio Comunale.
Potremmo continuare a scrivere in merito alle tante inesattezze, alcune veramente grottesche, di cui Galli si è reso protagonista in queste prime settimane da consigliere comunale, ma preferiamo semplicemente evidenziare alla nostra comunità, ma anche agli altri consiglieri comunali di minoranza, che quando il “Gallo” canta spesso stona!
#Molo21 #Manfredonia #AvvisoPubblico
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