Tutto va bene, Madama la marchesa! L’Amministrazione La Marca continua ad inanellare gravi violazioni ed illegittimità nella redazione e nell’appr
Tutto va bene, Madama la marchesa! L’Amministrazione La Marca continua ad inanellare gravi violazioni ed illegittimità nella redazione e nell’approvazione di atti, minimizzando il tutto e distraendo i cittadini con racconti fantasiosi della triste realtà.
Dopo l’illegittima nomina del nuovo Comandante della Polizia Locale condiviso con il Comune di Mattinata, ecco il pasticcio su un’arrabattata variazione di bilancio d’urgenza per la copertura delle spese del “Manfredonia Festival” fantasma, nel vero senso della parola, in quanto questa dicitura negli atti propedeutici non compare da nessuna parte.
Ma, non è tutto. Senza contare che il “Manfredonia Festival” è stato realizzato senza che vi fossero le benchè minime condizioni di trasparenza (mancata pubblicazione di un Avviso Pubblico che permettesse a tutti i soggetti interessati di avanzare le proprie proposte), i 61mila euro individuati in tale variazione, sono frutto di tagli a settori e servizi nevralgici come il verde pubblico, la viabilità e la manutenzione stradale, l’Ordine Pubblico (Polizia Locale), l’anagrafe e stato civile, l’ufficio tecnico comunale e il settore urbanistica.
Il consiglio comunale, nella seduta del 27 agosto, infatti, con il voto contrario di tutta l’opposizione, ha approvato la proposta n.13 avente ad oggetto una variazione del bilancio di previsione finanziario per l’anno 2024-2026, ratificando la deliberazione della Giunta comunale resa il 5 agosto 2024.
Sia la proposta approvata, sia la deliberazione della Giunta ratificata, nulla specificano in riferimento agli importi oggetto di variazione, delle ragioni della urgenza, della destinazione effettiva di tali denari ed ancor meno delle spese comunali che vengono tagliate per reperire la variazione in questione.
Nulla viene chiarito neanche dal verbale del collegio dei revisori di conti con cui è stato reso parere favorevole sia al requisito della urgenza, sia ai presupposti per darsi seguito alla variazione di bilancio richiesta.
La delibera urgente della Giunta si limita a richiamare due documenti, posti alla base delle necessità di apporre la chiesta variazione di bilancio: una nota del 31 luglio a firma del dirigente facente funzioni del settore servizi culturali ed una mail (senza data e numero di protocollo!) del segretario generale in ordine all’ammodernamento informatico degli uffici e al supporto alla comunicazione istituzionale.
La delibera del consiglio ed il parere dei revisori, neanche richiamano tali documenti!
Ebbene, intorno al contenuto di tali documenti (in cui vengono richieste e motivate le maggiori spese richieste) vige il più totale mistero.
Questi importanti e determinanti documenti non sono mai stati prodotti ed allegati alla proposta di delibera, poi approvata in consiglio comunale.
Solo dall’esame del verbale (non del parere!) di riunione del consiglio dei revisori dei conti, si riesce almeno ad intendere che l’importo complessivo oggetto della variazione di bilancio, ammonta a complessivi € 61.000,00.
Altro non è dato assolutamente di sapere!!
Non è dato di sapere in base a quali specifiche esigenze e necessità vengono richiesti questi importi, come verranno effettivamente impiegati, le ragioni della urgenza che ne hanno comportato l’accoglimento dopo soli 5 giorni dal deposito di una delle richieste (l’altra non riporta neanche la data!!).
Si è ritenuto del tutto superfluo mettere a conoscenza i consiglieri comunali (almeno quelli della minoranza) nonché la cittadinanza, dei motivi per cui si tolgono dei soldi da alcuni capitoli di spesa, per impiegarli in altri obiettivi, per l’appunto, del tutto sconosciuti.
Perchè la variazione di bilancio impone proprio questo: per rendere il tutto il più estremamente comprensibile, le spese che erano state programmate per certi scopi, devono cambiare destinazione per poter garantire i denari utili ad evadere la nuova necessità rappresentata nella chiesta variazione di bilancio.
Notare da dove sono stati tolti, è proprio il caso di dire, i soldi impiegati per questa variazione di bilancio oscura, lascia il seguito a considerazioni a dir poco imbarazzanti.
Vengo tagliate le spese, di per sé già ridotte all’osso, in diversi settori notoriamente in sofferenza, nonostante la importanza dei servizi garantiti da tali settori.
Si tolgono € 5.000,00 al settore della gestione finanziaria, tanto per incominciare.
L’ufficio tecnico, notoriamente in deficit di mezzi, subisce in taglio di soli 3.000,00 euro.
Il settore anagrafe e stato civile perde “soli” 1.000,00 euro.
Il settore delle risorse umane, forse uno di quelli più disastrati, tocca fargli fare una sacrificio di € 4.000,00.
Non resta indenne il settore appalti e contratti che perde € 2.000,00.
L’apoteosi, per usare una triste ironia, giunge per i tagli alle spese del settore ordine pubblico: taglio di € 8.000,00 soprattutto a carico della polizia amministrativa le cui tristi condizioni di efficienza sono ben note a tutti.
Le manutenzioni, praticamente già disarticolate, subiscono un ulteriore taglio di “soli” 2.00,00 euro.
Mille euro in meno per il settore delle attività culturali e 2.000,00 euro di tagli alle spese del riscaldamento e materiale per le politiche giovanili, augurandosi che ci sia un autunno caldo ed un inverno primaverile.
Lo sviluppo del turismo ha raggiunto risultati di siffatta rilevanza, da meritarsi un taglio di € 5.000,00.
Il settore dell’urbanistica è sicuramente il più efficiente del Comune di Manfredonia, dato che gli viene appioppato un taglio di ben 17.00,00 euro.
Il settore della cura e manutenzione del verde pubblico, notoriamente il nostro fiore all’occhiello (!!), viene ridimensionato, dati gli eccellenti risultati, per l’importo di € 5.000,00.
Infine, è il caso di dire dulcis in fundo, il settore della viabilità e della manutenzione stradale, anch’esso uno dei settori che da più soddisfazione ai cittadini manfredoniani, si prende un bel taglio di altri 4.000,00 euro.
Ai proclami elettorali, sta facendo seguito una politica di tagli a dei servizi già drammaticamente in crisi.
Tagli effettuati in fretta e in furia, nella confusione del periodo estivo, per finanziare non meglio precisati (anzi, del tutto sconosciuti!) programmi di cui non è dato comprendere chi ne sarà l’effettivo percettore finale e, soprattutto, il beneficio che ne deriverà alla nostra comunità a fronte del sacrificio operato.
Questa condotta, nello stato e nelle condizioni in cui versano le casse comunali, risulta essere assolutamente non condivisibile e mi obbliga a portare a conoscenza della Prefettura e della Procura Regionale della Corte dei Conti dell’operato di questa amministrazione, affinchè vengano intrapresi al più presto gli opportuni provvedimenti per salvaguardare, effettivamente, gli interessi e le prerogative della nostra comunità.
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