Il 23 agosto si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale di commemorazione della tratta degli schiavi e della sua abolizione , allo sc
Il 23 agosto si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale di commemorazione della tratta degli schiavi e della sua abolizione , allo scopo di imprimere il ricordo di racconto tragedia nella memoria di tutte le popolazioni. In linea con gli obiettivi del progetto interculturale dell’UNESCO, “La Rotta degli Schiavi”, la Giornata costituisce un’opportunità per la considerazione collettiva delle cause storiche, dei metodi e delle conseguenze di tale tragedia nonché per un’analisi delle interazioni a cui questa ha dato origine tra Africa, Europa, Americhe e Caraibi.
La circolare CL/3494 del 29 luglio 1998 del Direttore Generale dell’UNESCO invita i Ministri della Cultura di tutti gli Stati membri a organizzare, il 23 agosto di ogni anno, una serie di eventi al fine di celebrare questa ricorrenza, con il coinvolgimento dell ‘intera popolazione e, in particolare, di giovani, educatori, artisti e intellettuali.
La data è stata scelta a ricordo della notte tra il 22 e il 23 agosto 1791 che ha visto, a Santo Domingo, l’inizio delle rivolte che avrebbero poi giocato un ruolo cruciale nell’abolizione della tratta degli schiavi attraverso l’Oceano atlantico.
In occasione delle celebrazioni per il 2013 di tale Giornata, il Direttore generale dell’UNESCO, Irina Bokova , ha presentato il seguente messaggio :
Attraverso le loro lotte, il loro desiderio di dignità e libertà, gli schiavi hanno contribuito all’universalità dei diritti umani. Dobbiamo insegnare i nomi degli eroi di questa storia, perché sono gli eroi di tutta l’umanità.
Nel rendere omaggio, il 23 agosto di ogni anno, alle donne e agli uomini che hanno combattuto questa oppressione, l’UNESCO desidera promuovere la riflessione e il dibattito su una tragedia che ha lasciato il segno nel mondo di oggi.
Nell’ambito del Slave Route Project, l’UNESCO mira a rivelare l’entità e le conseguenze di questa tragedia umana e a ritrarre la ricchezza delle tradizioni culturali che i popoli africani hanno forgiato di fronte alle avversità, nell’arte, nella musica, nella danza e nella cultura in senso più ampio. Quest’anno, alla vigilia del ventesimo anniversario del Slave Route Project, ho designato come Artista per la Pace dell’UNESCO il signor Marcus Miller, che intraprenderà la missione di promuovere il Slave Route Project dell’UNESCO e di trasmettere il suo messaggio di rispetto attraverso la musica. Questi sforzi contribuiranno agli sforzi per il Decennio per le persone di discendenza africana (2013-2022), proclamato dalle Nazioni Unite nel 2012.
La tratta degli schiavi non è solo una cosa del passato: è la nostra storia e ha plasmato il volto di molte società moderne, creando legami indissolubili tra popoli e continenti e trasformando irreversibilmente il destino, l’economia e la cultura delle nazioni. Studiare questa storia equivale a rendere omaggio ai combattenti per la libertà e a riconoscere il loro contributo unico all’affermazione dei diritti umani universali. Hanno dato l’esempio per noi per continuare la lotta per la libertà, contro i pregiudizi razziali ereditati dal passato e contro le nuove forme di schiavitù che sussistono ancora oggi e colpiscono circa 21 milioni di persone.
Oggi invito tutti i governi, le organizzazioni della società civile e i partner pubblici e privati a raddoppiare i loro sforzi per trasmettere questa storia. Possa essere fonte di rispetto e di un appello universale alla libertà per le generazioni future.
In questa Giornata di commemorazione, l’UNESCO invita le persone di tutto il mondo a ricordare, a riflettere sulle conseguenze del passato sul nostro presente, sulle nuove esigenze di convivenza nelle nostre società multiculturali e sulla lotta contro le forme contemporanee di schiavitù di cui milioni di esseri umani sono ancora vittime.
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