S.E. PADRE FRANCO MOSCONE C.R.S., Messaggio per la solennità della Madre di Dio di Siponto 2024

.. ...: ̀ Cari fratelli e sorelle in Cristo devoti della Regina di Siponto, amici e concittadini di Manfredonia, persone innamor

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Cari fratelli e sorelle in Cristo devoti della Regina di Siponto, amici e concittadini di Manfredonia, persone innamorate della bellezza del territorio garganico:
Buona Festa patronale 2024!
Maria continua da secoli a vegliare su Manfredonia, sul suo Popolo che in Lei si riconosce, e sul Territorio a Lei dedicato, con gli stessi sentimenti ed attenzioni che l’ hanno vista protagonista all’Annunciazione ed alla festa in Cana di Galilea!
Si tratta di testi che portiamo tutti nella mente e che teniamo negli occhi e nel cuore e che dobbiamo sentire attuali e riferibili oggi a tutti noi che ci riconosciamo come cittadini di Manfredonia e figli della Chiesa Sipontina.
Applichiamo alla nostra Città e Chiesa le parole che l’Arcangelo rivolge a Maria: Ti saluto, piena di grazia, il Signore è con te! Non temere, hai trovato grazia presso Dio! Rispondiamo con fede ed impegno religioso e civile con le stesse parole della Vergine: Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto!
Guardiamo a Maria, ascoltiamo il suo consiglio: fate quello che Lui vi dirà! Sono parole di una Madre innamorata ed attenta al futuro dei propri figli: e i Suoi figli siamo noi, cittadini di Manfredonia, discepoli della Chiesa Sipontina, custodi del Gargano di oggi.
Lasciamoci accarezzare dalla tenerezza di Maria e sentiremo la forza della bontà che riempie i cuori e della Misericordia che sana e cura ogni ferita ridando freschezza e facendo guardare al futuro con gioiosa speranza. Accostandoci a Maria, riconoscendola nostra Regina, ci accorgeremo e prometteremo di non avere solo una grande storia da ricordare e tramandare, ma una più avvincente e magnifica da costruire.
Viviamo la festa patronale in modo da diventare responsabili e generativi di frutti di giustizia e di pace per la nostra Citta ed il suo Territorio sentendoci tutti amici uni degli altri e custodi della bellezza di natura e di grazia che ci è stata affidata.
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