Città più videosorvegliate, il Viminale finanza 127 Comuni, c’è Manfredonia

Rafforzare la sicurezza in Puglia e Basilicata, incentivando la rete del «Grande Fratello». È questo l’obiettivo del Viminale che a livello nazion

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Città più videosorvegliate, il Viminale finanza 127 Comuni

Rafforzare la sicurezza in Puglia e Basilicata, incentivando la rete del «Grande Fratello». È questo l’obiettivo del Viminale che a livello nazionale ha stanziato 19 milioni di euro per il rafforzamento della sicurezza urbana. I fondi andranno a sovvenzionare 243 progetti per la realizzazione di impianti di videosorveglianza.

L’uso di impianti di videosorveglianza, è bene chiarire, è una prerogativa riservata ai Comuni; è infatti previsto dal decreto in materia di sicurezza pubblica che gli enti possono installare impianti per la tutela della sicurezza urbana in luoghi pubblici o aperti al pubblico, riprendendo quindi le strade e le piazze.

Gli impianti di videosorveglianza pubblica sono impiegati per finalità di sicurezza (contrasto e prevenzione alla criminalità) per tale motivo i titolari del trattamento (nello specifico i comuni) possono stipulare appositi patti per la sicurezza e mettere a disposizione di Polizia di Stato e Carabinieri gli impianti di telecontrollo.

In Puglia sono stati finanziati i progetti di 70 Comuni (11 nel Barese, 26 nel Salento, 16 in Capitanata, 4 nel Tarantino, 9 nel Brindisino e 4 nella BAT). In Basilicata, invece, la videosorveglianza sarà assicurata a 57 Comuni (46 in provincia di Potenza e 11 nel Materano). Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha firmato il decreto che approva la graduatoria per affidare 19 milioni di euro che consentiranno ai Comuni di realizzare 243 sistemi di videosorveglianza.

«I sistemi di videosorveglianza – ha dichiarato Piantedosi – rappresentano strumenti di fondamentale importanza per innalzare gli standard della sicurezza urbana. L’utilizzo di questa tecnologia consente di prevenire ancora più efficacemente i fenomeni di degrado e criminalità nelle nostre città e rappresenta al contempo un prezioso supporto alle Forze di polizia nella fase delle indagini per individuare e assicurare alla giustizia gli autori dei reati».

Spulciando i dati di Puglia e Basilicata, si evince che 102 sono stati i Comuni pugliesi (una ottantina quelli lucani) che, presentando un proprio progetto di videosorveglianza, hanno chiesto di accedere al relativo finanziamento.

Come spiegato nella nota del Ministero dell’interno che ha dato notizia della pubblicazione dei risultati del bando, «per la presentazione dei progetti era richiesta la preventiva sottoscrizione di un patto per la sicurezza con la Prefettura competente, l’approvazione della proposta progettuale da parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, l’impegno del Comune richiedente di iscrivere in bilancio le somme necessarie per la manutenzione dei futuri impianti di videosorveglianza e il non aver beneficiato di questa tipologia finanziamento nelle tre procedure precedenti».

L’uso della tecnologia, è risaputo, è oggi un elemento cardine per prevenire e contrastare, nelle aree urbane come nelle realtà di più piccole dimensioni, fenomeni di criminalità diffusa e predatoria. Offre, inoltre, un prezioso supporto nella gestione delle situazioni di rischio e nelle attività di indagine, per assicurare alla giustizia gli autori dei reati.

«L’investimento – conclude il titolare del Viminale – testimonia la costante attenzione che dedichiamo ai territori con l’obiettivo di garantire ai nostri cittadini sempre migliori condizioni di legalità e sicurezza».Per quanto concerne il Comune di Manfredonia, sulla base di un indice di delittuosità presente sul territorio pari a 1541,45 ed una popolazione pari a 53,975 abitanti, l’importo complessivo da destinare ai sistemi di videosorveglianza è complessivamente di 250.000,00 euro.

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