Proseguono le attività del programma Garanzia giovani di Regione Puglia. Su indicazione dell’assessore Sebastiano Leo, al fine di consentire ai gi
Proseguono le attività del programma Garanzia giovani di Regione Puglia. Su indicazione dell’assessore Sebastiano Leo, al fine di consentire ai giovani di partecipare alle misure di politica attiva dedicate ai Neet, la giunta regionale ha disposto lo stanziamento di 19.171.387 euro. Un atto finalizzato a garantire continuità alle misure del Piano di attuazione regionale pugliese e, in particolare, alle misure di politica attiva di cui all’avviso multimisura per la realizzazione delle misure 1C, 2A, 3, 5 e 5bis e all’avviso pubblico finalizzato all’acquisizione di manifestazioni di interesse per l’erogazione della misura 1B, con complessivi 26.171.387 euro.
“Con queste risorse si potrà garantire l’attuazione di politiche importanti per il futuro occupazionale dei nostri ragazzi – dice l’assessore Sebastiano Leo -. Ho voluto dare ai giovani pugliesi una ulteriore possibilità per la loro formazione e per l’inserimento nel mondo del lavoro. Quella compiuta oggi è infatti un’azione che, pur impegnando uno stanziamento importante, funge da volano per la prosecuzione delle attività destinate ai Neet: la chiara volontà di non perdere alcuna occasione a loro rivolta“.
“Tale ulteriore stanziamento – prosegue Sebastiano Leo – garantirà la continuità delle attività relative alle misure 1B e 1C sino al 31 gennaio 2025, e delle attività relative alle misure 2A, 3 e 5 sino al 31 marzo 2025. Con questa delibera abbiamo disposto anche novità importanti. Intanto che le attività saranno erogabili in regime di continuità dal 1 agosto 2024. Con particolare riferimento alla misura 2 A, sarà consentito, alle Ats già selezionate, l’utilizzo di tutte le sedi che alla data del 1 ottobre 2024 risulteranno accreditate al sistema regionale ai sensi della vigente disciplina. Di contro, non sarà più consentito il ricorso alla Fad, già a far data dal 1 agosto 2024. Si renderà così obbligatoria la formazione in presenza, perché sono convinto – sottolinea l’assessore – che non si possa uscire dalla condizione di neet, se non si partecipa attivamente alla propria crescita individuale e non si sperimenta quella socialità formativa che solo la partecipazione attiva alle ore d’aula e l’interazione in presenza possono garantire”.
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