Da un lato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che invita a stoppare le polemiche sul dimensionamento scolastico. Dall’alt
Da un lato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che invita a stoppare le polemiche sul dimensionamento scolastico. Dall’altro i sindacati che pongono all’attenzione i prossimi accorpamenti.
Ad esempio in Puglia, entro il 2026, riporta il quotidiano La Repubblica, 18 scuole saranno accorpate. Quattro come previsto dal piano ministeriale e 14 invece sono gli istituti salvaguardati l’anno scorso ma che dovranno ugualmente perdere l’autonomia entro il 2026. Previste dieci scuole secondarie di secondo grado e otto del primo ciclo. E i sindacati protestano.
“La regione non ha individuato le scuole, ma ci ha consegnato una batteria di criteri” dice Ezio Falco, segretario generale della Flc Cgil Puglia, che poi entra nel dettaglio: “Uno di questi criteri è finire di accorpare scuole medie con elementari e infanzia: l’Amedeo D’Aosta e la Carducci a Bari potrebbero essere associate ad altri istituti. E poi eliminare autonomie in base al rapporto del numero di alunni per scuola”.
“Si rischia di tagliare troppo sugli istituti di primo grado, in una fase dell’età degli studenti più delicata e considerando che l’anno scorso il dimensionamento si è esercitato pressoché esclusivamente sulle scuole del primo ciclo” aggiunge Falco.
Infatti, la regione Puglia, sulla base dei parametri individuati dal decreto ministeriale, dovrà provvedere autonomamente, entro il 30 novembre 2024, al dimensionamento della rete scolastica per l’anno scolastico 2025/26 che prevede 565 scuole.
Sul tema è intervenuta anche la Uil Scuola Puglia: “Nessuna riduzione di autonomie e forte protesta nei confronti del governo nazionale” ha detto il segretario generale Gianni Verga.
Il Ministro: stop alle polemiche
Eppure, in più occasioni, il Ministro Valditara ha rigettato lo scenario di tagli indiscriminati alle scuole. Secondo Valditara, infatti, il dimensionamento scolastico non è un problema, “perché non solo non abbiamo chiuso alcuna scuola ma abbiamo anche previsto i presidi vicari che vengono a sostituire le reggenze che sono state superate e quindi ci sarà una presenza sulla scuola accorpata che prima non c’era perché il preside reggente si doveva alternare sulle scuole”.
Valditara inoltre pone l’accento su un altro punto positivo che viene dal dimensionamento scolastico: “c’è una forte semplificazione negli atti amministrativi quindi basta con questa polemica“.
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