Regione Puglia, patto tra Emiliano e Conte: i Cinque Stelle rientrano in giunta

Il purgatorio è durato tre mesi. L’estate ha sciolto i dubbi del Movimento 5 Stelle che l’11 aprile, per «dare una forte scossa» (come disse Giuse

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Regione Puglia, patto tra Emiliano e Conte: i Cinque Stelle rientrano in giunta

Il purgatorio è durato tre mesi. L’estate ha sciolto i dubbi del Movimento 5 Stelle che l’11 aprile, per «dare una forte scossa» (come disse Giuseppe Conte), aveva deciso di uscire dalla maggioranza che sostiene il governatore Michele Emiliano. Tutto dimenticato: i grillini sono pronti a riprendere posto in giunta. Anzi: esattamente lo stesso posto che avevano fino al terremoto giudiziario.

È la terza mossa del puzzle che porterà a spostare su Raffaele Piemontese la delega alla Sanità, e – di conseguenza – quella ai Lavori pubblici (ora in mano al vicepresidente) nel portafoglio di Donato Pentassuglia. L’ultimo posto libero nell’esecutivo regionale tornerà ai grillini, e sarà occupato dalla consigliera foggiana Rosa Barone che riprenderà a occuparsi di Welfare.

Emiliano ha già convocato per domani alle 16 la seduta di giunta in cui, al primo punto, c’è la nomina dei direttori di dipartimento (i capi delle strutture tecniche) già slittata tre volte e oggetto di grandi riflessioni e altrettante recriminazioni. Per questo il presidente ha chiesto a tutti gli assessori di partecipare alla riunione in presenza: dovrebbe illustrare le scelte e fornire alcune indicazioni. Nella stessa occasione potrebbero essere ufficializzate anche le novità che riguardano la giunta e forse anche le decisioni sui direttori generali delle Asl.

È evidente come il rientro dei Cinque Stelle sia figlio degli ottimi rapporti personali tra Emiliano e Conte: nella giornata finale della campagna elettorale per i ballottaggi il governatore ha snobbato gli appuntamenti di Bari e Lecce per correre a Foggia a sostenere i candidati dell’ex premier. E questo è anche il passaggio chiave per risolvere le tensioni interne al gruppo consiliare grillino, da cui era arrivata al governatore la richiesta di ripristinare tutto com’era prima dell’11 aprile: l’altra consigliera Grazia Di Bari aveva la delega alla cultura, invenzione di Emiliano che non esiste nello statuto della Regione. I Cinque stelle «pugliesi» avrebbero anche per questo voluto la promozione di Di Bari ad assessore «vero». Ma l’accordo tra Emiliano e Conte non prevede questa possibilità e si ferma a un solo posto in giunta

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