Parrucchieri ed estetisti a domicilio, legge non chiara sull’abusivismo: a settembre una campagna di sensibilizzazione

Ieri mattina, 8 luglio, presso la sede della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Foggia, in collegamento

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Ieri mattina, 8 luglio, presso la sede della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Foggia, in collegamento con le sedi della Regione e nazionale, si è svolta una iniziativa sul tema dell’abusivismo nel settore dell’acconciatura e dell’estetica, alla presenza dell’assessore alla legalità del comune Giulio De Santis, che sull’argomento ha dichiarato la propria disponibilità per una campagna di sensibilizzazione sul tema a partire da settembre.I lavori sono stati introdotti dal direttore provinciale di Cna Antonio Trombetta che ha esposto la problematica del settore facendo riferimento alla legge nazionale del 1990 che non contribuisce a definire bene le modalità con cui l’attività può essere svolta e non aiuta a far ridurre il fenomeno dell’abusivismo.

Fenomeno molto presente e che occupa una buona fetta di mercato.

Da Roma è intervenuta la responsabile nazionale di settore, Laura Cipollone, che ha informato della campagna di sensibilizzazione sul tema messa in atto a livello nazionale e che presto avrà la sua risonanza a livello regionale.

Nel suo intervento ha auspicato che l’iniziativa di Cna sul processo partecipativo per la formulazione della nuova legge regionale è un percorso importante perchè vede coinvolti tutti gli attori interessati all migliore formulazione della legge. Sulle soluzioni possibili non sono state individuate risposte, ma le riflessioni poste sul tavolo, anche da parte degli enti di formazione presenti all’incontro, potranno far parte della discussione sulla formulazione della nuova legge regionale.

L’incontro si è chiuso con l’impegno della Cna di continuare a interessare anche le altre associazioni nel percorso della elaborazione della legge che per la prima volta segue l’iter del “processo partecipativo” che vede coinvolti, associazioni di settore, enti di formazione, enti comunali e soprattutto gli operatori del settore.

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