Bollette luce, addio al mercato tutelato: il rebus delle tariffe, il rischio truffe e la protezione per gli utenti fragili

Dopo il gas tocca all'elettricità. Da oggi addio al mercato tutelato (fatta esclusione per gli utenti fragili) e spazio al mercato libero. Un pass

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Fine mercato tutelato luce, utenti confusi sulla scelta dell'offerta giusta  - Il Difforme

Dopo il gas tocca all’elettricità. Da oggi addio al mercato tutelato (fatta esclusione per gli utenti fragili) e spazio al mercato libero. Un passaggio che, secondo le stime di Arera, riguarderà 3,7 milioni di utenti domestici. Chi nei mesi scorsi non ha effettuato la scelta dell’operatore passerà automaticamente all’operatore che ha vinto la gara nella loro zona con il servizio a tutele graduali.

Il mercato a tutele graduali

Secondo l’Arera gli utenti che hanno scelto il passaggio al mercato a tutele graduali (possibile fino al 2027) risparmieranno sull’anno 113 euro. Diverso invece il discorso per i 3,8 milioni di utenti vulnerabili (anziani, malati che utilizzano apparecchiature alimentate ad energia elettrica, chi si trova in condizioni economicamente svantaggiate) che invece subiranno nel trimestre luglio-settembre 2024 un aumento del 12% del costo dell’energia. Secondo il Codacons questo si tradurrà in una spesa annua superiore di 612 euro. L’anomalia è causata soprattutto dal fatto che i prezzi dell”energia elettrica hanno smesso di calare.

Il rischio truffe

Assoutenti invece guarda ad un altro aspetto e ha lanciato l’allarme sul rischio di un boom di truffe e teleselling. «I consumatori – denuncia l’associazione – si trovano davanti a modalità di offerta sempre più aggressive. La preoccupazione è che con la fine della tutela queste tecniche, spesso subdole, possano ampliarsi a dismisura». Secondo i calcoli fatti all’associazione per facilitare le scelte degli utenti davanti alla giungla di offerte, ad oggi i contratti che offrono un prezzo fisso dell’energia sono più convenienti di quelli a prezzo variabile. Per un’utenza domestica tipo, con 2.700 kWh annui e 3kW di potenza impegnata, il risparmio fra le due opzioni sarebbe di 26 euro annui.

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