"La regione Puglia nel complesso del periodo 2019-2023 con una crescita del 6,1% è risultata la regione italiana più dinamica". E' quanto scrive l
“La regione Puglia nel complesso del periodo 2019-2023 con una crescita del 6,1% è risultata la regione italiana più dinamica”. E’ quanto scrive la Svimez, Associazione per lo sviluppo dell’industria e del Mezzogiorno, nel report pubblicato oggi. Negli stessi anni l’Italia è cresciuta del 3,5% e il Mezzogiorno del 3,7% segnando a sua volta un dato migliore rispetto al Centro-Nord (+3,4%), al Centro (+1,7%) e al Nord-Ovest (+3,4%).
Nel dettaglio, il dossier prende in esame la crescita del Pil nel 2023, che per il Mezzogiorno si attesta al +1,3%, oltre la media nazionale dello +0,9%, “con il contributo degli investimenti pubblici”. Sempre nel 2023, tuttavia, la Puglia risulta con la Basilicata tra le regioni del Sud con la crescita più bassa, pari al 0,7%. “La congiuntura dell’economia pugliese – scrive la Svimez – è stata segnata dalla forte caduta del valore aggiunto agricolo (-8,7%), che ha sottratto oltre tre decimi di punto percentuale alla crescita del PIL nel 2023, e dalla flessione del valore aggiunto industriale (-1,2%)”.
A fronte di ciò, resta comunque il risultato positivo complessivo del periodo 2019-2023, a cui si aggiungerebbero, rileva la Regione in una nota, il dato in crescita dell’occupazione, “per l’Istat +17mila unità nel primo trimestre del 2024″. Il trend di crescita dell’occupazione pugliese nel primo trimestre del 2024 – si legge nella nota – continua sia a livello tendenziale che congiunturale. Sono 17mila gli occupati in più da gennaio a marzo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In termini assoluti, nell’arco di un anno, si passa da 1,271 lavoratori nei primi tre mesi del 2023 a 1,288 milioni dell’analogo periodo del 2024. Sono i numeri pubblicati dall’Istat nell’aggiornamento della banca dati dedicata al lavoro. La performance pugliese fa salire di un punto percentuale il tasso di occupazione (da 49,8 punti a 50,8), superando la media del Mezzogiorno, il cui tasso, pur in crescita tendenziale, si ferma al 48,3%. Scende anche il tasso di disoccupazione della Puglia da 13,4 del primo trimestre 2023 all’11,2 dell’analogo periodo del 2024, quasi tre punti percentuali in meno rispetto al Mezzogiorno, per il quale la media del trimestre è del 14,1%.”Grazie agli sforzi di tutti, dai lavoratori, alle imprese, dalle istituzioni, al sistema bancario passando per il mondo della formazione dell’università e della ricerca – ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – siamo stati protagonisti di una crescita sostenuta che ha retto alla crisi pandemica con una manovra economica regionale straordinaria ma che, soprattutto, ha sostenuto il territorio durante tutta la programmazione dei fondi strutturali 2014-2020, movimentando oltre 8,4 miliardi di investimenti. Abbiamo lavorato in silenzio e l’abbiamo fatto in tanti, mettendo insieme le forze e il coraggio. Oggi raccogliamo i frutti di quegli sforzi mentre abbiamo già attivato tutti i nuovi strumenti di agevolazione della programmazione 2021-2027”. “Quella stessa manovra del ciclo 2014-2020 – ha aggiunto l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci – ha generato incrementi occupazionali per più di 41mila unità. Anche per questo continua il trend di crescita certificato dall’Istat. Negli strumenti del ciclo 2021-2027 la nostra attenzione è concentrata principalmente sulla spinta all’innovazione. Ci conforta rilevare il positivo riscontro alle nostre politiche di sostegno agli investimenti da parte delle imprese, che sono sempre più orientate alle sfide della transizione digitale e di quella energetica”.
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