Furti d’auto, Bari resta tra le città più a rischio: è la quarta in Italia

Bari Fuori in 60 secondi. Esattamente il tempo impiegato da un banda di ladri d’auto, maestri della tecnica «a spinta», per portare via una Bmw M8

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Furti d'auto, Bari resta tra le città più a rischio: è la quarta in Italia

Bari Fuori in 60 secondi. Esattamente il tempo impiegato da un banda di ladri d’auto, maestri della tecnica «a spinta», per portare via una Bmw M8 Coupè (prezzo di listino a partire dal 190mila euro) parcheggiata in via Zippitelli, nella zona industriale di Modugno, in pieno giorno. Le urla del proprietario – «Fermateli, chiamate la Polizia!» – e il fatto che qualcuno, come nella migliore tradizione degli action movie stile Fast and Furious, li stesse riprendendo con la telecamera di un telefonino (le immagini sono immancabilmente finite sui social), non ha scoraggiato i quattro componenti della banda tutti incappucciati, scarpe da ginnastica nere, bomber blu-carta da zucchero, guanti scuri. Hanno rotto il finestrino della macchina di fabbricazione tedesca, forzato il bloccasterzi, portandola via «a spinta» utilizzando una Ford. Scene del genere si ripetono ogni giorno da mesi.

Lo scorso luglio hanno suscitato grande clamore le immagini del furto «a spinta» di una Mercedes Gle Coupè, consumato a tarda ora proprio davanti al Comune, nel bel mezzo di una movida ancora piena di gente e senza che nessuno facesse nulla se non immortalare l’assalto con il cellulare per poi condividerlo in Internet.

Bari resta una delle province italiane (la quarta in assoluto) dove più alto è il rischio di veder sparire la propria automobile. La media registrata durante il 2023 è di quasi 6 vetture rubate ogni mille in circolazione. In base ai dati ufficiali del Ministero dell’Interno nelle 20 regione italiane comprese le cinque a statuto speciale si è registrato un incremento del +18,9% in un anno con un’incidenza di oltre 2 vetture rubate ogni 1000 circolanti. In Puglia le razzie sono salite del +15,6%, mentre in Campania del +7,2%. In queste due regioni si concentra il 90% dei furti consumati nell’Italia meridionale con l’incidenza più elevata di razzie in rapporto alle autovetture circolanti: Campania 6,28 ogni mille e Puglia di poco inferiore al 6.

L’indice di criminalità è l’indicatore (sviluppato dagli analisti del Sole24 Ore) che fotografa le denunce relative al totale dei delitti commessi sul territorio nell’anno precedente utilizzando le informazioni estratte dal database interforze dal dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno. Nell’edizione 2023 i reati risultano in calo dell’8,7% nell’intera penisola ma gli scenari locali si presentano altamente differenziati. I furti di auto risultano in salita in tutta la Puglia. L’area metropolitana barese vive nell’emergenza. Le denunce per furto d’auto hanno toccato a Bari quota 6.181 (505,4 ogni 100mila abitanti) dato che mantiene l’area metropolitana nella «top five» delle provincie più a rischio, collocandola al quarto posto dopo quelle di Andria-Barletta-Trani, la provincia più pericolosa con 3.924 denuce.

A Bari nel 2022 le denunce erano state 6.060 (494,8 ogni 100mila abitanti) 121 in meno, numero che ne faceva comunque la quarta provincia più pericolosa d’Italia, tre posizioni dopo la BAT, prima con 2.757 casi e una media di 727,0 denunce ogni 100mila abitanti. Il livello di pericolosità delle province scaturisce dal rapporto tra denunce, estensione del territorio e numero di abitanti.

Le razzie d’auto rappresentano un business criminale che si sta focalizzando sui territori delle mafie più potenti e organizzate. Un fenomeno che si sta caratterizzato per una nuova tendenza: la specializzazione. Ci sono bande, ad esempio, che nascono per dedicarsi al furto di specifici modelli. Operano esclusivamente in alcune città e per periodi più o meno lunghi fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

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