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Manager licenziata dopo lo stupro di gruppo: «Ti diamo 5mila euro, la tua posizione non serve più»

«Hai tutto il nostro sostegno, non mollare». I colleghi glielo avevano assicurato, eppure una manager torinese di 32 anni è stata licenziata dalla

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Manager licenziata dopo lo stupro di gruppo: «Ti diamo 5mila euro, la tua  posizione non

«Hai tutto il nostro sostegno, non mollare». I colleghi glielo avevano assicurato, eppure una manager torinese di 32 anni è stata licenziata dalla sua azienda sei mesi dopo lo stupro di gruppo subito a Milano. La donna si trovava ai Navigli, il 16 marzo 2023, e dopo una serata a base di alcol con quelli che credeva essere tre suoi amici è stata violentata dal branco.

I tre sono stati identificati e arrestati e per lei è iniziato un calvario di visite, ricoveri, sedute psicologiche e psichiatriche. Dopo sei mesi è tornata al lavoro, ma non era ancora pronta. «La mia vita quella notte è cambiata, però ce la farò, mi serve solo un po’ di tempo, ne sono sicura», ha riferito all’azienda. Che, come riporta La Stampa, per tutta risposta lo scorso 11 marzo le ha recapitato una lettera di licenziamento «per giustificato motivo».

I motivi del licenziamento

«In un’ottica di maggior efficienza abbiamo deciso di riorganizzare le nostre attività, sopprimendo la posizione da lei attualmente ricoperta e ridistribuendo le sue attuali mansioni tra altri dipendenti attualmente impiegati presso di noi.La informiamo che, dopo attenta verifica, abbiamo constatato l’impossibilità di adibirla ad altre mansioni». La 32enne è svenuta leggendo le motivazioni contenute nella lettera.

 

«La verità – spiega l’avvocato della vittima Alexander Boraso – è che, purtroppo, erano finiti su delle chat alcuni filmati della violenza e per l’azienda sarebbe stata una perdita di credibilità. E poi non avevano tempo di aspettarla, di permetterle di riprendersi al cento per cento sia fisicamente che psicologicamente». Accuse che l’azienda respinge. «Quello che l’ha davvero distrutta – continua Boraso – è stato il modo in cui è stata silurata: le sono stati offerti cinquemila euro per chiudere il rapporto di lavoro “o firmi adesso o mai più”».