“Ho accettato con grande piacere il confronto fra i candidati sindaci alla Casa della Salute e dell’Ambiente di Manfredonia, realtà preziosissima
“Ho accettato con grande piacere il confronto fra i candidati sindaci alla Casa della Salute e dell’Ambiente di Manfredonia, realtà preziosissima del nostro tessuto sociale che vigila attentamente sulla qualità della salute e dell’ambiente del territorio”. Lo afferma il candidato sindaco del centrosinistra, Domenico La Marca. Quando si parla di ambiente, in una terra così colpita come quella di Manfredonia, non si può non guardare al passato per non commettere più tragici errori. Il dramma dell’Enichem, con un sacrificio umano e ambientale che ancora oggi presenta il suo conto, deve essere la memoria più preziosa per il nostro futuro operato. Lo sviluppo, come ho più volte detto, deve ritrovare il coraggio e deve fondarsi sulla vivibilità e sulla sostenibilità della sua proposta. Lo sviluppo deve mettere al centro il benessere dei cittadini e del territorio. Credo fortemente che possa nascere un nuovo sviluppo dal Mezzogiorno con ingegno e visioni innovative. Il nostro compito, come amministratori della città, dovrà essere quello di realizzare le condizioni per garantire uno sviluppo sicuro e senza rischi per la salute dei lavoratori”. E aggiunge: “Per questo motivo, ribadiremo il nostro no all’insediamento del mega deposito Energas, seguendo quello che succederà il prossimo 3 luglio quando il Consiglio di Stato si pronuncerà sul ricorso al Tar di Energas. Ci impegneremo, come richiesto dall’associazione ieri, a schierare la città e l’intera comunità – come già fatto in precedenza – contro questa ipotesi dannosa per l’ambiente e poco conveniente per l’occupazione di Manfredonia. La tutela dell’ambiente è una priorità del nostro programma di governo. Questa priorità, però, guarda al passato non in un tentativo di immobilismo, ma con l’idea di costruzione di un futuro migliore. Il sacrificio di tanti uomini e donne che hanno pagato la vita per l’inquinamento connesso al petrolchimico, che dovranno essere ricordati dalla città in maniera anche simbolica, ci deve spronare a riscattare questo territorio con modelli e pratiche sostenibili”. Poi conclude: “È per questo motivo che mi impegnerò a realizzare una comunità energetica rinnovabile a regia comunale, un modo innovativo per produrre energia pulita, sviluppo sano ed economico. La comunità energetica, un’associazione tra cittadini, pubbliche amministrazioni e piccole e medie imprese che si uniscono fra di loro per produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale, può essere una delle risposte al bisogno di produzione di energia pulita e non impattante che c’è in città. La politica è chiamata alla tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e della salute umana: questo sarà il nostro impegno. Inoltre, il Comune aderirà alla rete nazionale delle “Città sostenibili”, con l’impegno di piantare 300 alberi l’anno, almeno uno per ogni nuovo nato”.
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