“Lo devo frustare? Mi fai capire un po’?”. La ragazza in questione - Silvia, nome di fantasia - aveva appena 19 anni: le carte dell’inchiesta racc
La giovane si prostituisce in alcune strutture recettive fra Trani e Monopoli. Entra a far parte della squadra della Lopez, di Federica Devito e di Ruggiero Doronzo (tutti e tre finiti in carcere). Il terzo, 29enne tranese, secondo l’accusa “vigilava e dirigeva il flusso dei clienti”. Ed è proprio Doronzo che in un’occasione chiama la giovane, dicendo di avere un cliente particolare che voleva fare sesso con due ragazze. “Ho uno schiavo per entrambe – dice al cellulare – quindi tieniti vicina al telefono a questo numero qui che ti richiamo, qualche minuto prima, così svegli Marilù e le dici che sta arrivando uno schiavo per tutte e due, ok?”. Ma pare che la Lopez non ne volesse sapere di svegliarsi: “Dì c’è lo schiavo fuori! Tu non lo sai gestire lo schiavo! Dì a Marilù “c’è lo schiavo fuori, ha detto Roberto svegliati!” E poi si mettesse di nuovo a dormire!”. Alla fine, Doronzo si rassegna e si fornisce le indicazioni solo alla 19enne: “Io ora te lo faccio suonare, se è qualcosa dì… dì che Claudia non sta bene, quindi te lo fai da solo, se te li da i soldi per due è bene se no fatti pagare per una! Eh e lo schiavo, questo vuole essere trattato male insomma, chiedi a lui cosa vuole fare, te ne ha già parlato Marilù di queste cose?”. A quel punto la ragazza chiede se il cliente volesse essere frustato, e Doronzo le dice che in un trolley dovrebbe esserci proprio una frusta. “Però non tenertelo assai – si raccomanda – tu venti minuti fallo fare quello che deve fare e fallo andare, che ce n’è un altro subito dopo!”.
La Lopez spiega subito alla giovane come avviene la spartizione dei guadagni: “Io gliel’ho detto subito, ho detto “senti, se vuoi lavorare con me, la metà di quello che fa i tu, è mia!”. Un giorno le due avevano incassato complessivamente 2.500 euro. Ma solo 700 sarebbero andate alla minorenne e 1.500 alla Lopez: “Settecento li ho dati a lei, e mille e cinque a me … e gli altri… duecento sono, sai le … le spese, le cose”.
COMMENTI