Da Whuan questa volta potrebbero giungere notizie positive. Il porto di Brindisi, infatti, potrebbe essere l’hub logistico europeo scelto dalla ca
Da Whuan questa volta potrebbero giungere notizie positive. Il porto di Brindisi, infatti, potrebbe essere l’hub logistico europeo scelto dalla casa automobilistica «Dongfeng Motor Corporation», con sede a Whuan e controllata al 100 per cento dalla Repubblica popolare cinese. Nelle settimane scorse una delegazione del ministero delle Imprese e del Made in Italy si è recata in Cina per trattare con vari produttori di auto. Dongfeng Motor avrebbe mostrato interesse a lanciare una filiera di produzione in Italia, così affiancando Stellantis come nelle intenzioni più volte esternate dal ministro Adolfo Urso.
La delegazione italiana è stata guidata da Amedeo Teti, direttore generale del Mimit e coordinatore del Tavolo ministeriale sulla crisi del comparto industriale brindisino. Il governo avrebbe offerto sussidi – nei limiti imposti dal divieto degli aiuti di Stato – e la disponibilità del porto di Brindisi, ma anche di quello di Taranto, per il trasbordo della componentistica delle auto della Dongfeng Motor, che verrebbero assemblate in Italia.Ciò, consentirebbe ai produttori cinesi di aggirare potenziali dazi che Bruxelles potrebbe imporre sulle auto cinesi. Questa vicenda conferma l’appetibilità di Brindisi verso questo traffico
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