Incendi boschivi, dalla Protezione Civile 2,2 milioni per la prevenzione e il contrasto: fondi anche per Monti Dauni e Gargano

Un finanziamento di 2,2 milioni di euro per prevenire e contrastare gli incendi boschivi in quattro aree interne della Puglia. La Protezione Civil

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Un finanziamento di 2,2 milioni di euro per prevenire e contrastare gli incendi boschivi in quattro aree interne della Puglia. La Protezione Civile della Puglia si prepara, anche quest’anno, ad affrontare la stagione estiva con il potenziamento e la razionalizzazione degli strumenti messi a disposizione del territorio per prevenire e contrastare il fenomeno degli incendi boschivi.

Una misura, quella discussa questa mattina a Campi Salentina, che punta a fornire nuovi strumenti a quattro aree interne della nostra regione: Monti Dauni, Gargano, Alta Murgia e Sud Salento. Dal Sud Salento è partita la serie di incontri tra la Sezione Protezione Civile Regionale, rappresentata dai referenti del progetto, i funzionari Marianna Lambresa e Francesco Vito Ronco, e le istituzioni del territorio che beneficeranno del finanziamento. L’incontro è servito per fare il punto sulla misura e supportare gli enti locali nel percorso che li vedrà investire oltre mezzo milione di euro.

Cifra che sarà utilizzata prevalentemente per l’acquisto di attrezzature utili a potenziare le azioni antincendio. Strumenti che consentiranno una più efficace gestione delle emergenze, grazie anche ad una razionalizzazione dell’organizzazione del personale e dei volontari. I quali potranno contare su dotazioni più performanti e, al tempo stesso, che consentiranno di operare con maggiore sicurezza.“Si tratta di un importante passo avanti sul fronte della prevenzione e del contrasto agli incendi boschivi nella nostra regione – ha commentato l’ingegner Barbara Valenzano, dirigente della Sezione Protezione Civile della Regione Puglia – grazie ai nuovi gli strumenti messi a disposizione dei territori coinvolti dal Progetto, siamo in grado di garantire non solo la sicurezza delle persone, ma anche il patrimonio ambientale e culturale delle nostre comunità”.

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