Sarebbero arrivati a destinazione con un drone telefonini e panetti di droga oggetto dell’ultimo sequestro nel carcere di Foggia. Il sistema pe
Sarebbero arrivati a destinazione con un drone telefonini e panetti di droga oggetto dell’ultimo sequestro nel carcere di Foggia.
Il sistema per consegnare ai detenuti stupefacenti e dispositivi per comunicare con l’esterno è ormai abbastanza collaudato.
Nella serata di venerdì, il carico sarebbe stato spedito direttamente in una stanza del reparto giudiziario. L’apparecchio telecomandato avrebbe superato indisturbato il muro di cinta “praticamente sguarnito”, come denuncia il Sappe, Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria che ha raccontato l’episodio.
Sono stati proprio gli agenti in servizio, coordinati dal comando del reparto, ad accorgersi della consegna. Hanno subito individuato la stanza dov’era entrato il carico e hanno provveduto ad effettuare una perquisizione che ha portato al sequestro di alcuni telefonini e qualche panetto di stupefacente.
Il segretario nazionale del Sappe, Federico Pilagatti, se la prende con il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria e chiede un intervento immediato per contrastare i facinorosi che mettono a repentaglio la sicurezza del penitenziario.
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