I papà italiani sempre più presenti. In Puglia come nel resto del Paese d’Italia è boom di congedi parentali: il tasso di utilizzo del congedo di
I papà italiani sempre più presenti. In Puglia come nel resto del Paese d’Italia è boom di congedi parentali: il tasso di utilizzo del congedo di paternità (che in Italia è di appena dieci giorni contro i cinque mesi di quello di maternità) è più che triplicato fra il 2013 e il 2022.
Nel 2013, infatti, poco meno di 1 padre su 5 ne ha usufruito (pari al 19,25%), cioè 51.745 padri, mentre nel 2022 sono stati più di 3 su 5 (pari al 64,02%), cioè 172.797 padri, con poche differenze a seconda che si tratti di genitori del primo (65,88%), secondo o successivo figlio (62,08%).
A rivelarlo è «Save The Children» in una ricerca su dati Inps diffusa in occasione della festa del papà. Sempre più papà scelgono di stare a casa ad accudire i figli, ma siamo ancora ben lontani da una vera parità di cura dei bambini e anche dalle situazioni dei Paesi più avanzati (tra cui Spagna e Paesi nordici) dove i congedi di mamme e papà sono uguali.
Sebbene l’incremento nell’utilizzo di questo diritto all’astensione lavorativa si registri in tutta Italia, chi ne usufruisce di più vive nelle province del Nord, mentre il tasso si abbassa in quelle del Mezzogiorno.
In Puglia, la provincia di Bari risulta quella con la percentuale più alta (54%), seguita da Brindisi (51%), Taranto (50%), BAT (49%), Lecce (45%) e Foggia (40%), lontane dai valori superiori all’80% (i più elevati) delle province di Bergamo e Lecco (81% in entrambi i casi), Treviso (82%), Vicenza (83%) e Pordenone (85%).
Ad utilizzare maggiormente il congedo, come era prevedibile, sono gli uomini nelle fasce d’età comprese fra i 30 e i 39 anni (65,4%) e fra i 40 e i 49 (65,6%). Inoltre, è più probabile che il padre usufruisca del congedo di paternità se lavora in aziende medio-grandi. Fra quelle con oltre 100 dipendenti, infatti, l’utilizzo è pari al 77%, mentre scende al 67,8% in quelle che hanno fra i 51 e i 100 dipendenti, al 60% fra quelle che hanno fra i 16 e i 50 dipendenti, fino ad arrivare al 45,2% nelle aziende con 15 dipendenti o meno. Eppure, è proprio in questa ultima tipologia di azienda che si è registrato l’aumento maggiore nell’utilizzo del congedo di paternità tra il 2021 e il 2022 (più 8,7%)
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