Centrodestra in tilt, congelata la candidatura di Rotice

Sarà dettata da Roma la linea del centrodestra per le Comunali di San Severo, Manfredonia, Torremaggiore e San Giovanni Rotondo. I segretari e

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Crisi al Comune di Manfredonia: i partiti mollano Gianni Rotice

Sarà dettata da Roma la linea del centrodestra per le Comunali di San Severo, Manfredonia, Torremaggiore e San Giovanni Rotondo.

I segretari e coordinatori regionali della Puglia Marcello Gemmato (Fratelli d’Italia), Mauro D’Attis (Forza Italia), Roberto Marti (Lega), Gaetano Brattoli (Udc), Luigi Morgante (Noi Moderati), e Luigi De Mucci (Liberali e Riformisti Nuovo Psi) hanno chiesto ai loro omologhi provinciali, ai parlamentari e ai consiglieri regionali di Foggia di “non assumere decisioni in nome e per conto dei rispettivi partiti per i comuni, soprattutto quando esse determinano spaccature dell’alleanza”.

Congelata, dunque, la candidatura a sindaco di Gianni Rotice, considerata una fuga in avanti. Si decide a Roma, martedì 19 marzo, in un tavolo regionale.

I leader pugliesi, venerdì, in una lettera, hanno preannunciato la convocazione di una riunione, “stante la necessità di un confronto sulle prossime elezioni amministrative che interessano alcuni importanti comuni della provincia di Foggia e al fine di favorire l’unità del centrodestra”.

I convocati potranno partecipare anche in streaming.

Di fatto, si tratta di un commissariamento di tutti i processi decisionali. Giovedì pomeriggio, dopo l’ufficializzazione della candidatura di Gianni Rotice a firma di Fratelli d’Italia, Udc, Lega, Strada Facendo, Noi Moderati e Puglia Popolare, segretari e parlamentari si sarebbe sentiti più che mortificati, perché mai prima d’ora era stata bypassata la ratifica della segreteria regionale, che avrebbe provato a preservare l’integrità della coalizione.

Sarebbero finite sotto la lente d’ingrandimento anche alcune operazioni per le Europee: ci sarebbe più di una riserva sulle campagne elettorali anticipate. A parte gli uscenti, infatti, sui tavoli non sarebbero state ancora concordate altre candidature.

Allo stesso modo, le liste delle Provinciali evidenziano una serie di criticità. Da qui il time-out, per ragionare a bocce ferme.

Peraltro, stanno scadendo i 75 giorni per trasmettere le liste alla Commissione Antimafia, per il controllo preventivo. E allora ci si domanda se esistano già le bozze e le candidature e, se le liste ci fossero, qualcuno si chiede perché non si rispettino le scadenze.

A San Severo, negli ultimi giorni, è tornato a galla il passato di Luciana De Lallo, candidata sindaca in pectore di Fratelli d’Italia, che aveva sostenuto Francesco Miglio alle elezioni del 2014 con i Popolari per l’Italia, sindaco uscente del centrosinistra.

Il trascorso considerato “ambiguo” negli ambienti del centrodestra rischia di rallentare la sua corsa a Palazzo Celestini.

I militanti storici di FdI, nel centro dell’Alto Tavoliere, potrebbero sostenere Rosa Caposiena, qualora prevalesse l’indicazione di Forza Italia al tavolo regionale. Nessuna preclusione a eventuali candidature nelle civiche.

Ci sarebbe qualche imbarazzo tra i meloniani, dopo la smentita dei segretari regionali. A Manfredonia pare ci fossero tutte le condizioni per chiudere su Vincenzo Di Stato, indicazione che, probabilmente, avrebbe preservato l’unità della coalizione.
Ora è arrivato il richiamo all’ordine dei vertici regionali e il destino del centrodestra si decide nella Capitale.

Forza Italia a pezzi a Manfredonia, fuggi fuggi dal partito che portò  Rotice alla vittoria elettorale - l'Immediato

 

tratto da Foggia today

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