Ancora un’altra ordinanza adottata dalla Commissaria Straordinaria del Comune di Manfredonia, con la quale, per la gara di calcio di domenica tra
Ancora un’altra ordinanza adottata dalla Commissaria Straordinaria del Comune di Manfredonia, con la quale, per la gara di calcio di domenica tra il Manfredonia Calcio ed il Bitonto Calcio, è stata interdetta, per la seconda volta, la presenza dei giornalisti nella tribuna centrale dello stadio Miramare.
Rispetto all’ordinanza assunta nella gara contro il Città di Gallipoli, ribadita ad litteram “la totale inutilizzabilità” della tribuna centrale ma vi è, tuttavia, un elemento di novità, rappresentato, questa volta, dalla eccezionale ed aggiungerei dovuta concessione ai portatori di handicap ed ai loro accompagnatori, senza limitazione numerica, di potersi collocare nella tribuna centrale per assistere alla partita.
Decisione saggia con la quale si è giustamente ripristinato il diritto delle persone con diversa abilità, di poter assistere alla partita all’interno della tribuna centrale che rende, agli stessi, non solo semplice l’accesso ma soprattutto ottima la visibilità, riparandoli da eventuali rovesci temporaleschi, come accaduto quindici giorni fa e che hanno attinto per 95 minuti il sottoscritto e il collega ed operatore cameraman di Antenna Sud, costretti ad emigrare nella Gradinata Est e subire per l’intera gara, oltre la pioggia anche il gelido vento di greco levante dietro la nuca.
Resta misteriosa la motivazione per la quale, ancora una volta, continua ad essere inibito ai giornalisti di potersi collocare nella tribuna stampa, così come sempre consentito sino alla gara contro il Gallipoli.
Se è totale inutilizzabilità della tribuna centrale, la logica vorrebbe che la stessa debba essere chiusa a qualsivoglia persona, senza alcuna eccezione di sorta.
Ricordo a me stesso che quello del giornalista è una funzione pubblica di informazione che si svolge, notoriamente ormai da tanti anni, mediante l’uso di strumenti informatici, quali tablet o pc portatili che richiedono l’uso di prese di corrente, di potersi sedere nei banchetti predisposti da oltre un ventennio nello stadio ed adibiti a tribuna stampa, proprio per agevolare l’importante lavoro del giornalista, che deve poter operare in tranquillità e senza alcun tipo di interferenza ambientale.
Lo ribadisco, ho sempre avuto grande rispetto per le Istituzioni e sempre ne avrò ma sono anche convinto assertore che tale principio debba essere sempre contraddistinto dal principio reciprocità e che la stampa ed i giornalisti debbano essere sempre messi in condizione di poter svolgere il loro lavoro in tranquillità, sussistendone, nel caso di specie, tutte le condizioni all’interno della tribuna centrale, nella quale domenica ci saranno, come giusto che sia, coloro che hanno difficoltà motorie, con i loro accompagnatori ma non altrettanto uno sparuto e notorio numero di giornalisti che da anni siede in quei banchetti di legno, che inspiegabilmente resteranno vuoti anche questa domenica.
Antonio Castriotta
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