Otto Marzo e violenza sulle donne: sono 120 i femminicidi nel 2023. Crescono abusi sessuali e gender pay gap

Lotta per i diritti, emancipazione e eguaglianza di genere. Contro ogni discriminazione, l'8 marzo si festeggia la Festa delle donne . Donne che,

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Femminicidi e violenza sulle donne ancora in crescita nonostante il Codice  Rosso del 2019 - Radio 105

Lotta per i diritti, emancipazione e eguaglianza di genere. Contro ogni discriminazione, l’8 marzo si festeggia la Festa delle donne . Donne che, però, ancora oggi, nel 2024 – nonostante gli choc vissuti per i femminicidi di Giulia Cecchettin e Giulia Tramontano –, sono vittime della violenza. Episodi non isolati. Uccisione di mogli, fidanzate, amanti, mamme e perfino figlie. Rabbia e “follia”. Sullo sfondo misoginia, maschilismo e possesso. La violenza di genere è una realtà. Lo dimostrano i dati della Direzione Centrale della Polizia CriminaleSono 120 le donne uccise nel 2023, delle quali 64 da partner o ex compagni con una diminuzione del 6%. Si segnala un «significativo incremento» delle delle denunce di violazioni delle norme contenute nel Codice Rosso.

Non solo. Come se non bastasse, resta costante il gender pay gap, ovvero la differenza di salario tra uomini e donne.

I femminicidi in ambito familiare

L’incidenza delle donne uccise in ambito familiare/affettivo evidenzia una diminuzione tra il 2020 e il 2023. In circa un quarto dei casi le uccisioni di donne si collocano nel quadro del rapporto genitori/figli. Ad uccidere le madri sono stati nell’89% degli episodi i figli maschi. I presunti autori degli omicidi di donne risultano individuati con percentuali intorno al 90%. Sono alcuni dei dati contenuti nel report “8 marzo. Giornata internazionale dei diritti della donna. Donne vittime di violenza“, del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale, Ufficio a composizione interforze del Dipartimento della pubblica sicurezza.

Violenze sessuali

Nel 2023, secondo la Direzione Centrale della Polizia Criminale, si registra una diminuzione dei maltrattamenti contro familiari e conviventi e degli atti persecutori. Reati che, nei tre anni precedenti, avevano evidenziato un incremento costante. Di segno opposto le violenze sessuali. Nel quadriennio c’è un trend in crescita per le violenze sessuali. Un incremento – viene fatto notare nel documento – che almeno in parte, deve essere letto come il parziale “affioramento di un sommerso”. In sostanza, crescono le testimonianze anche in virtù di una aumentata sensibilità verso il fenomeno.

Il gender pay gap

Le donne che lavorano in Italia sono 9,5 milioni contro i 13 milioni di uomini. I posti di lavoro per gli uomini – secondo Confcommercio e Ispettorato Nazionale del Lavoro – crescono il doppio rispetto alle donne. L’Italia, nonostante i dati tendenzialmente in crescita rispetto al passato, resta, però, il fanalino di coda dell’Unione europea per il più basso tasso di occupazione delle donne, sottopagate e con impieghi, spesso precari, in settori non strategici.

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