Puglia sempre più locomotiva del Sud ma preoccupa la desertificazione bancaria che avanza a macchia d’olio facendo aumentare i Comuni senza sportelli.
Puglia sempre più locomotiva del Sud ma preoccupa la desertificazione bancaria che avanza a macchia d’olio facendo aumentare i Comuni senza sportelli.
«Il trend è in continuo peggioramento: cala il numero dei lavoratori occupati, chiudono altre filiali e aumentano ancora i comuni pugliesi senza più neanche uno sportello bancario che sono ormai uno su quattro». A denunciarlo è il segretario della First Cisl Puglia, Pasquale Berloco, e il segretario generale Cisl Puglia, Antonio Castellucci.
l’analisi I numeri allarmanti, che riguardano tutto lo Stivale ma soprattutto il Meridione, fotografano una situazione economica-sociale che deve far riflettere: secondo l’Osservatorio sulla desertificazione bancaria della Federazione italiana reti dei servizi del terziario della Cisl che riporta gli studi e le analisi del Comitato scientifico della Fondazione Fiba, il 42% dei comuni italiani non ha sportelli bancari sul suo territorio. Il fenomeno della desertificazione è avanzato più rapidamente negli ultimi anni: tra il 2015 e il 2023 il 13% dei comuni è rimasto privo di sportelli, mentre negli ultimi 12 mesi sono 134 i comuni che hanno perso l’ultimo sportello. Una percentuale che potrebbe salire ulteriormente visto che i comuni con un solo sportello sono il 24% del totale. E la Puglia non fa eccezione, anzi. Sono 62 (nel 2022 erano 58) i Comuni sprovvisti completamente di sportelli bancari e 150mila le persone che risiedono in questi comuni. Oltre il 60% di esse è stato privato dell’accesso agli sportelli bancari dal 2015 ad oggi, 300mila sono coloro che risiedono in Comuni che hanno un solo sportello bancario.
fatali gli ultimi 8 anni «Un dato ulteriormente incrementato rispetto al dicembre 2022 per oltre 19mila pugliesi che nel 2023 hanno visto chiudere l’ultima agenzia nel proprio paese», denunciano Berloco e Castellucci. «Dati in costante, triste crescita, considerando che più della metà delle chiusure è avvenuta negli ultimi 8 anni. E non si dica che è colpa della digitalizzazione perché qui, come in tutto il Sud, l’utilizzo dell’internet banking si attesta ben al di sotto delle medie nazionali: ne fa uso solo il 39% dei pugliesi, contro una media in Italia del 52%».
Nel Tacco d’Italia, spulciando i dati dell’Osservatorio, è una desertificazione a macchia di leopardo visto che ci sono province (come quella di Barletta-Andria-Trani e di Brindisi) meno desertificate e più desertificate come il Leccese dove oltre il 28% dei comuni è senza uno sportello bancario. Percentuale che sfiora il 40% in Capitanata.
l’eccezione La situazione in Puglia è particolarmente grave anche per il ridotto numero di sportelli ogni 100mila abitanti. «Quello del rapporto tra sportelli e popolazione è un dato in forte e deciso declino» aggiungono i sindacalisti. «Nella nostra regione il numero di agenzie si è ridotto a 24 ogni 100mila abitanti, inferiore di un terzo rispetto al dato nazionale che è di 36 filiali ogni centomila persone. Unica realtà in controtendenza quella della provincia Barletta-Andria- Trani».
I Comuni sprovvisti di sportelli bancari sul loro territorio, ovviamente, creano preoccupazione e disagio tra le persone che vivono in queste zone ma anche per molte piccole imprese. «Le Banche anno dopo anno – aggiungono i segretari della Cisl – stanno privando di riferimenti creditizi famiglie e imprese, ben 987 delle quali hanno visto chiudere la propria banca sul proprio territorio nell’ultimo biennio».
Novemila imprese pugliesi hanno sede in comuni che non vedono la presenza di alcuna banca, un migliaio in più negli ultimi 12 mesi. «I dati sono tanto più preoccupanti – aggiungono Berloco e Castellucci – se si pensa che le Banche appartenenti al Credito Cooperativo stanno operando in controtendenza, aprendo nuovi sportelli sul territorio pugliese».
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