IL CUP DI MANFREDONIA NON ACCETTA DENARO CONTANTE

IL CENTRO unico prenotazioni, CUP, delle prestazioni sanitarie per le quali è previsto il pagamento del relativo ticket. Dal 15 gennaio l’Azienda sa

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IL CENTRO unico prenotazioni, CUP, delle prestazioni sanitarie per le quali è previsto il pagamento del relativo ticket. Dal 15 gennaio l’Azienda sanitaria ha disposto che i pagamenti dovranno essere effettuati «esclusivamente con moneta elettronica» ovverossia con le carte di credito emesse dalla banca o dalle poste presso cui si ha il contro corrente. Il pagamento in denaro contante lo si può effettuare ma presso le ricevitorie autorizzate, previa commissione prevista dal gestore.
UN PROVVEDIMENTO «Fortemente voluto dalla Direzione Strategica per la sicurezza degli operatori e degli utenti e a tutela delle strutture aziendali, spesso oggetto di danneggiamenti e vandalismi, il piano di riorganizzazione delle attività di pagamento nelle casse CUP è stato avviato, in sinergia con Sanitaservice, a seguito dell’escalation di furti e tentativi di furto registrate durante il 2022».
SICURAMENTE sono provvedimenti che rispondono alle purtroppo attuali esigenze di prevenzione verso i sempre più frequenti espedienti escogitati da malfattori per mettere a segno truffe e assimilati. Un sistema che ha però il grave handicap di aver dimenticato gli utenti che più di altri ricorrono al CUP, vale a dire gli anziani che hanno poca o nulla dimestichezza con i moderni sistemi di pagamenti elettronici sui quali ricadono tutti gli oneri dell’operazione sicurezza delle casse della Asl. Un sistema fortemente squilibrato.
DI QUI una serie di lamentele come esemplifica una anziana signora in una lettera. «Il povero malato – rileva – già afflitto delle proprie sofferenze, dopo essere stato al Cup per definire il ticket da pagare, deve recarsi in tabaccheria con un pizzino/vaglia per il versamento, per poi tornare al Cup e completare l’operazione. Un traffico che complica maledettamente la vita ai poveri anziani per di più ammalati con tutti gli imprevisti che tale andirivieni comporta. Chi ne risponde?».
L’ANZIANA signora suggerisce anche il rimedio. «Gli esattori del Cup potrebbero essere forniti di quelle macchinette elettroniche di facile uso in dotazione da tempo delle attività commerciali. Sono le “MyCash” ovvero cassa automatica che accetta banconote e monete, ne controlla l’autenticità e le riutilizza per erogare il resto e tutto in automatico e in sicurezza in pochi secondi. Sarebbe doveroso per l’Azienda sanitaria – annota l’anziana utente – ricorrere a tale sussidio elettronico per facilitare le operazioni del versamento del ticket e soprattutto per venire incontro alle legittime e giustificate esigenze delle persone sofferenti. È anche questo un servizio sanitario».
Michele Apollonio

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