Tutto inizia con una richiesta di amicizia su Facebook, Instagram o altri social, da uomini o donne affascinanti. Ma dietro la loro bellezza si na
Tutto inizia con una richiesta di amicizia su Facebook, Instagram o altri social, da uomini o donne affascinanti. Ma dietro la loro bellezza si nasconde un robot, detto più semplicemente bot, che crea profili fake.
La vittima una volta accettata l’amicizia inizia a ricevere sempre più messaggi da parte del bot e, a mano a mano che diventa quasi normale lo scambio di messaggi con il profilo finto, quest’ultimo inizia d assumere un atteggiamento diverso e ad intraprendere argomenti a sfondo sessuale. Ovvero, potrebbe iniziare a fare domande sempre più spinte: “Sei solo in casa? Hai una webcam? Ti va di divertirti? Sono appena uscita dalla doccia vuoi vedermi?”.
Lo scopo del bot è finalizzato a provocare sessualmente la vittima, per farla spogliare e filmare tutto e registrare il video compromettente. Da quel momento in poi inizia una vera e propria estorsione con la richiesta di denaro o con la richiesta di prestazioni sessuali per non pubblicare il materiale scottante sui social o inviarlo ad amici della vittima.
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