Lavoro nero e appalti, verso la stretta per fermare la strage delle morti bianche: cosa cambia

Dopo la tragedia nel cantiere di Firenze dove hanno perso la vita cinque operai, arriva la stretta sul lavoro nero e sugli appalti irregolari, fin

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Dopo la tragedia nel cantiere di Firenze dove hanno perso la vita cinque operai, arriva la stretta sul lavoro nero e sugli appalti irregolari, fino allo stop dai bandi. Il governo mette a punto il piano per rafforzare salute e sicurezza sul lavoro. Più sanzioni, anche penali, più ispettori e controlli, formazione e qualificazione delle imprese. L’obiettivo è fermare la strage sul lavoro e contrastare il sommerso.L’esecutivo lavora ad un provvedimento organico che andrà al prossimo Consiglio dei ministri. E prima, lunedì 26 febbraio, vedrà i sindacati e le imprese, convocate a Palazzo Chigi a partire dalle 8.30. Mentre Cgil e Uil scioperano e la Cisl si mobilita. Il quadro delle misure allo studio emerge al termine della riunione del Consiglio dei ministri di mercoledì 21 febbraio che si apre con l’informativa della ministra del Lavoro, Marina Calderone.

Misure più severe

Sul tavolo c’è l’interdizione dagli appalti da due a cinque anni in caso di gravi violazioni o di accertata responsabilità penale per reati in materia di salute e sicurezza. E per le imprese irregolari anche lo stop ai benefici fiscali e contributivi.

In arrivo anche l’inasprimento delle sanzioni amministrative sul lavoro nero e irregolare e il ritorno di reati penali nell’appalto, subappalto e somministrazione illecita. Non si parla di introduzione del reato di omicidio sul lavoro, su cui si dice “contrario” il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che a tal proposito richiama l’esperienza dell’omicidio stradale, che «ha aumentato a dismisura la pena» e gli incidenti «non sono diminuiti ma aumentati».

Si ragiona invece su una norma di coordinamento delle procure della Repubblica sulle attività di indagini.

Aumentare i controlli

I dati confermano un quadro critico: nel 2023 nelle ispezioni in edilizia il livello di irregolarità è risultato pari al 76% e superiore all’85% nel caso di aziende impegnate in lavori collegati al Superbonus 110%, come riferisce Calderone al Cdm. La ministra fa il punto anche sugli ispettori– 3.198 dell’Ispettorato nazionale del lavoro, a cui si aggiunge il personale ispettivo del Nucleo carabinieri, dell’Inps e dell’Inail – e assicura che quest’anno sarà possibile fare il 40% in più di controlli rispetto al 2023. E che saranno sbloccate le assunzioni per incrementare di cinquecento unità il contingente dell’Inl.

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