PUGLIA - Vetrine spente, la polvere che forma un velo su quelle che erano storie d’impresa e di vita, strade che rischiano di trasform
PUGLIA – Vetrine spente, la polvere che forma un velo su quelle che erano storie d’impresa e di vita, strade che rischiano di trasformarsi in luoghi bui, terreno fertile per il degrado. Dal Gargano al Salento ma, in realtà, un po’ in tutte le città del Sud e Nord Italia, la desertificazione commerciale sta avanzando inesorabilmente e rischia di lasciare senza accesso ai servizi, ai beni alimentari e di prima necessità soprattutto i centri storici. Insomma, tra crollo dei consumi e aumento delle spese fisse, il tessuto commerciale delle città della Puglia (e non solo) si sta purtroppo sfilacciando.Se l’anno scorso erano state quasi 100mila le attività di commercio al dettaglio e oltre 15mila le imprese di commercio ambulante a essere «sparite» nei dieci anni precedenti, quest’anno il totale sale rispettivamente a più di 110mila e a oltre 24mila. È questo il quadro che emerge dalla consueta analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio sulla demografia d’impresa nelle città italiane, effettuata in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio.
In Puglia, analizzando i dati provinciali forniti dall’ Ufficio Studi Confcommercio, solo a Bari c’è stato un calo di circa un migliaio di attività commerciali al dettaglio fuori del centro storico e oltre 200 in pieno. centro. Numeri di attività in calo un po’ in tutte le città capoluogo della Puglia.
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