L'Italia non se la passa bene per quanto riguarda l'ambiente e l'inquinamento, Ma questa non è una sorpresa, ciò invece che è emerso dall'ultimo rappo
L’Italia non se la passa bene per quanto riguarda l’ambiente e l’inquinamento, Ma questa non è una sorpresa, ciò invece che è emerso dall’ultimo rapporto «Mal’Aria» di Legambiente è sconcertante: nella classifica tra le città più inquinate c’è Frosinone, Lazio. Niente Pianura Padana, come in molti pensano.
Come ogni anno, il rapporto di Legambiente fa il punto sull’inquinamento atmosferico nelle città italiane. C’è una costante che si ripete da anni: chi abita in città respira per almeno due mesi all’anno una pericolosa concentrazione di veleni. Nel dettaglio parliamo di microparticelle come PM10 e PM2,5 e gas come biossido di azoto (NO2) e ozono (03).
valori
Nelle metropoli europee la riduzione dell’inquinamento è stata intorno al 30 per cento: questo permetterebbe di affrontare con più serenità l’abbassamento dei limiti che entrerà in vigore nel 2030. Con i valori permessi dal 2030 calcola Legambiente, ben il 69 per cento delle città italiane sarebbe costantemente a rischio sforamento.
La concentrazione di sostanze inquinanti supera i limiti imposti dalla comunità europea e i valori suggeriti dall’Oms anche se, per una situazione anomala dal punto di vista meteorologico che è stata fatta risalire al riscaldamento globale, i dati sono risultati leggermente migliori dell’anno precedente. In effetti nel 2023 18 città sulle 98 monitorate hanno superato gli attuali limiti normativi per gli sforamenti di PM10 per 35 giorni: erano state 29 nel 2022 e 31 nel 2021.
La classifica
Quest’anno, agli sforamenti record di Frosinone (70 giorni su 365) fanno seguito
- Torino (66),
- Treviso (63),
- Mantova, Padova e Venezia (62),
- Verona (55),
- Milano (49) ,
- Asti (47),
- Brescia e Monza (40),
- Napoli e Ferrara (36).
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