LA PROTESTA degli agricoltori è arrivata anche a Manfredonia. Un centinaio di agricoltori provenienti dai Monti dauni, dal Tavoliere daunio e dall
LA PROTESTA degli agricoltori è arrivata anche a Manfredonia. Un centinaio di agricoltori provenienti dai Monti dauni, dal Tavoliere daunio e dall’agro sipontino, scortati da cinquanta trattori, attraverseranno in corteo nella mattinata di sabato 10, le vie del centro di Manfredonia per testimoniare la protesta che i cerealicoltori non solo pugliesi e italiani, hanno avviato da alcuni giorni per protestare contro l’invasione di grano estero privo di qualsiasi tracciabilità della loro provenienza e pertanto privo di quei controlli che ne garantiscano la qualità e la salubrità.
IL PROGRAMMA prevede il seguente itinerario che pertanto verrà chiuso al traffico: Via Giuseppe Di Vittorio; Via Aldo Moro; Piazza Marconi; Lungomare Nazario Sauro; Piazzale Ferri; Viale Miramare; Via Dante Alighieri; Via dei Veneziani; Via Barletta; Via Florio; Direzione Cavalcavia S.S. 89 (fine corteo).
LA PROTESTA a Manfredonia è iniziata ieri allorquando un folto gruppo di agricoltori si è recato sul porto industriale per bloccare i camion che avevano appena caricato il grano sbarcato dalle navi provenienti dall’estero. Hanno prelevato alcuni campioni di grano per farlo analizzare. Il porto di Manfredonia da sempre è lo scalo dove viene sbarcato (ma anche imbarcato) grano proveniente dai mercati esteri. Nel 2023 il grano sbarcato nel porto di Manfredonia ha superato il milione di tonnellate.
«OLTRE che come produttori di grano siamo qui come consumatori preoccupati di sapere che provenienza ha il grano che viene utilizzato per i prodotti che arrivano sulle nostre tavole» hanno spiegato evidenziando come «il grano estero importato senza controllo deprezza il nostro grano, e comporta il potenziale rischio per la salute dei consumatori della filiera grano-pasta che, pensando di acquistare pasta italiana, si ritrovano con prodotti fatti passare per nostrani mentre non lo sono».
ANCHE a Manfredonia sono state ribadite le rivendicazioni già indirizzate agli organi governativi, vale a dire la immediata attivazione del “Granaio Italia” e quindi tutte le misure per la tracciabilità del grano importato con l’avvio del Registro telematico per intensificare gli indispensabili controlli.
Mic. Ap.
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