Allungamento della pista del Gino Lisa “indispensabile”: Angiola vuole arrivare a 3mila metri

Un ulteriore allungamento della pista dell’aeroporto Gino Lisa di Foggia è “indispensabile”, secondo il consigliere comunale civico di opposizione Nun

Orario apertura dell’ufficio Politiche educative
Turismo, enogastronomia foggiana al top in Puglia.
Sette anni per rifare le strade di Capitanata: in arrivo altri 22 milioni di euro

Un ulteriore allungamento della pista dell’aeroporto Gino Lisa di Foggia è “indispensabile”, secondo il consigliere comunale civico di opposizione Nunzio Angiola, soprattutto “rispetto al tema delle compagnie low cost”.

DAL “GINO LISA” DI FOGGIA VERSO TUTTE LE CAPITALI EUROPEE | Civico93 | Be  original

Insieme alla collega Stefania Rignanese, nel suo gruppo consiliare, ha depositato una mozione che impegna sindaco e Giunta ad attivarsi affinché l’istanza possa trovare idonea e piena condivisione da parte di Regione Puglia, Aeroporti di Puglia e ministero delle Infrastrutture, e affinché Adp predisponga con la massima urgenza uno studio di fattibilità.

Il capogruppo e primo firmatario della mozione vuole allungare la pista a 3mila metri, come indicato nel progetto Volafreccia, redatto nel 2021 dai comitati ‘Un Baffo per Foggia’ e ‘Vola Gino Lisa’ (all’epoca guidato da Sergio Venturino, oggi Mondo Gino Lisa), quando ormai erano terminati i lavori di allungamento della pista a 2mila metri.

Lo aveva anticipato nel corso della riunione congiunta della commissione Affari Generali e della commissione Ambiente e Territorio dello scorso 11 gennaio e nel corso dell’audizione in commissione Ambiente e Territorio dell’ing. Vincenzo Marzi, responsabile della struttura territoriale Puglia di Anas, dello scorso 24 gennaio.

“Occorre procedere all’allungamento della pista per consentire, oltre ai voli di linea, i voli low cost e i voli charter, ma anche per riaprire con determinazione il dossier dell’hub aeroportuale agroalimentare che, allo stato, sembra essere stato destinato inopinatamente a Grottaglie”, afferma Nunzio Angiola. Intende “stanare” non solo la maggioranza, ma tutto il Consiglio comunale: “Vogliamo capire chi è a favore e chi è contro l’allungamento della pista, una volta per tutte”.

Il docente universitario considera “assolutamente necessario puntare sull’attività aeroportuale incoming, facendo leva oltre che, ovviamente, sui voli di linea, sui voli low cost”.

Ha le idee chiare sulle possibili rotte: “Se si considerano i flussi turistici, gli arrivi dall’estero in provincia di Foggia riguardano principalmente la Germania, l’Austria, la Svizzera e la Francia – si legge nella mozione –. Occorrerebbe intercettare compagnie low cost disposte a collegare – quantomeno con voli stagionali – aeroporti stranieri come Francoforte e Colonia, Vienna, Zurigo o Parigi, oltre a mantenere un volo per Milano per rastrellare tutti gli altri turisti che arrivano o vorrebbero arrivare a Foggia dalle altre parti d’Italia. Ma è assolutamente anche necessario puntare sui voli charter, come forma di viaggio esclusiva e personalizzata”.

Ma non è tutto, perché rimarca come l’aeroporto di Grottaglie, in provincia di Taranto, sia destinato a diventare un grande hub dell’agroalimentare e Foggia “una mera ‘succursale’ di stoccaggio”.

La pista dell’aeroporto Gino Lisa di Foggia “non è idonea, oltre come detto per le low cost e voli charter, anche ad essere adibita ad hub aeroportuale per l’agricoltura e l’agroalimentare, in quanto la sua lunghezza non consente l’atterraggio dei necessari aerei cargo”, spiega nella sua mozione l’ex parlamentare.

Lo scalo, ricorda, “ha un bacino di utenza potenziale, comprese le province limitrofe, di oltre 2,2 milioni di persone” e ogni euro investito “sviluppa una ricaduta di 3,2 euro sul territorio. Inoltre, ogni posto di lavoro attivato dalle infrastrutture aeroportuali genera l’occupazione di 2,9 lavoratori, mentre ogni incremento pari a un milione di passeggeri trasportati genera un aumento dell’occupazione di 552 lavoratori”.

COMMENTI

WORDPRESS: 0