Al Francavilla basta un gol di Artistico, il Foggia sprofonda

La (brutta) sensazione trasmessa nel secondo tempo fotografa in maniera esemplare il momento del Foggia. Perché nonostante l'assedio di voglia, di

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Serie C girone C | Virtus Francavilla-Foggia | 26 gennaio 2024

La (brutta) sensazione trasmessa nel secondo tempo fotografa in maniera esemplare il momento del Foggia. Perché nonostante l’assedio di voglia, di disperazione, ma povero di idee non ha mai minimanente suggerito l’idea che i rossoneri potessero realmente pareggiare. Nemmeno potendo usufruire di un supplemento di altri 60 minuti o più. E questo deve far riflettere. Il Foggia cade a Francavilla, becca il quarto k.o. di fila, forse il più doloroso perché arriva contro una formazione che non vinceva da due mesi (2-0 al Brindisi) e che nell’ultimo mese aveva fatto anche peggio dei satanelli. Eppure, ai ragazzi di Occhiuzzi è bastato un lampo del giovane bomber Artistico e una strenua, ma senza affanni, difesa per portare a casa i tre punti. Il Foggia torna a casa con le ossa rotte e anche gli infortuni muscolari di Carillo e Di Noia. Danni su danni ai quali la società è chiamata a porre rimedio, in fretta e senza più alcun indugio. 

PRIMO TEMPO – Il Cudini bis parte nell’emergenza (tanto per cambiare). Il tecnico marchigiano (squalificato e sostituito in panchina dall’allenatore dei portieri Cicioni) ha gli uomini contati a causa dell’esiguità della rosa accentuata dalle squalifiche e dalla modalità bradipo che sta contraddistinguendo il mercato in entrata. A complicare le cose si aggiunge anche il forfait dell’ultim’ora di Santaniello, fermato da uno stato febbrile. Si va di 4-3-3 con il ritrovato Di Noia a guida della mediana, fiancheggiato da Tascone e Martini. In avanti c’è Vezzoni a destra, con Tonin che scala al centro e Millico dall’altra parte. Occhiuzzi ha un ventaglio sicuramente più ampio e lancia subito dal 1’ l’ultimo arrivato Molnar in difesa; Monteagudo scala a sinistra nel terzetto difensivo. La partita potrebbe già cambiare prima che la lancetta dei secondi completi il suo primo giro: Branduani (altro innesto del mercato di gennaio) compie un prodigio sull’incornata sotto misura di Vezzoni, ben imbeccato da Rizzo. Sliding doors, direbbe qualcuno. Due minuti dopo è Di Marco, sul fronte opposto, a trovare il pertugio sul lato mancino, ma il piatto destro è troppo aperto, Perina ringrazia. Sono due lampi illusori, perché le squadre poi si sistemano e lo spettacolo cede subito il posto alla classica partita tra due squadre di bassa classifica. Il Foggia ha già rimosso totalmente l’estremizzazione del possesso palla propugnato dal duo Coletti-Vacca, ma contro una difesa più fisica che rapida, i tre attaccanti andrebbero imbeccati con più precisione. Il Francavilla dimostra di avere idee più chiare, anche se l’intervento più significativo di Perina si consuma sugli sviluppi di un piazzato. Nulla può l’ex Monopoli sull’inzuccata sotto porta di Artistico, che brucia sul tempo Carillo e capitalizza alla perfezione il perfetto cross di Ingrosso. Gol che arriva al 34’, un minuto dopo l’ottima conclusione di Tascone dal limite (bravo ancora Branduani). La reazione del Foggia c’è, ma è confusionaria: Tonin trova lo spazio per far male, ma la conclusione mancina è formato ricotta, Branduani non deve faticare.

SECONDO TEMPO – Di Noia non c’è. Un problema muscolare lo taglia fuori dalla contesa; dentro Odjer, uno dei pochi over disponibili in panchina. Non sarà l’unico guaio fisico, visto che a metà frazione anche Carillo dovrà dare forfait (dentro Papazov). Il Foggia è dimostrazione vivente della Legge di Murphy. Il Foggia ci prova per tutta la seconda frazione, ma la pochezza di tecnica e idee, oltre all’assenza di un centravanti abile a far sentire la presenza in area nei rossoneri, gioca a favore dei padroni di casa. La squadra di Occhiuzzi sa come chiudersi, e le misure già ristrette del campo rendono più efficace la densità negli ultimi venti metri. Al Foggia non resta che affidarsi alle giocate di Millico, alla personalità di Tascone e alla generosità di Tonin. Bella la giocata dell’attaccante, a ridosso della mezz’ora, che trova lo spazio per calciare, ma anche un attento Branduani. Il monologo rossonero è del tutto infruttuoso. Il fatto che nel finale Cicioni schieri Idrissou e Antonacci la dice lunga sulle risorse a disposizione. Vince la Virtus Francavilla: per il Foggia la situazione si fa sempre più preoccupante.

Virtus Francavilla-Foggia 1-0: il tabellino

VIRTUS FRANCAVILLA (3-5-2) Branduani; Dutu; Molnar, Monteagudo; Carella (30’st De Marino), Macca (15’st Garofalo), Risolo, Di Marco, Ingrosso (39’st Gasbarro); Artistico, Polidori. A disposizione: Carretta, Lucatelli, Agostinelli, Nicoli, Serio, Vapore, Cardoselli, Fekete, Giovinco. Allenatore: Occhiuzzi

FOGGIA (4-3-3) Perina; Salines, Riccardi, Carillo (25’st Papazov) Rizzo; Tascone, Di Noia (1’st Odjer), Martini (44’st Idrissou); Vezzoni (44’st Antonacci), Tonin, Millico. A disposizione: Nobile, Castaldi, Pazienza, Agnelli, Fiorini, Rossi, Idrissou, Brancato.

Allenatore: Cicioni (Cudini squalificato)

Arbitro: Ancora di Roma 1

Assistenti: Lipari di Brescia – Piatti di Como

Quarto Ufficiale: Gallo di Castellammare di Stabia

Marcatori: 35’pt Artistico (VF)

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