La Puglia è una delle Regioni più virtuose del Sud Italia, in materia di raccolta differenziata dei rifiuti. Lo certifica la relazione presentata ques
La Puglia è una delle Regioni più virtuose del Sud Italia, in materia di raccolta differenziata dei rifiuti. Lo certifica la relazione presentata questa mattina da Unirima, l’Unione Nazionale Imprese Raccolta, Recupero, Riciclo e Commercio dei Maceri e altri Materiali nel corso della tavola rotonda dal titolo “L’Economia circolare in Puglia nel settore dei rifiuti urbani riciclabili”.
Nel 2022 in Puglia la produzione di rifiuti urbani è diminuita del 1,89 % rispetto all’anno precedente. Sempre nel 2022 la percentuale complessiva di Raccolta differenziata della Regione Puglia è stata pari al 58,6%, più alta quindi della media del Sud Italia, registrando i migliori incrementi sia rispetto alla media nazionale che a quella del Mezzogiorno, con una percentuale ed una intercettazione pro capite di raccolta differenziata superiore rispetto alla media del Sud. Se si vanno ad analizzare nel dettaglio i dati di raccolta differenziata, anche in Puglia fra le frazioni secche è la carta quella con il quantitativo maggiore rispetto alle altre frazioni, ed in aumento rispetto al 2021. La relazione presentata Unirima evidenzia, inoltre, che dal 2018 al 2022 la Puglia ha registrato significativi incrementi nella raccolta differenziata (+13,2%) e sempre nello stesso periodo è scesa la produzione complessiva di rifiuti urbani. La percentuale di raccolta differenziata più alta nel 2022 è stata raggiunta nella provincia di Barletta-Andria – Trani (64,7%), seguono le province di Lecce (63,8%) e Bari (61,4%).
Aumentano le quantità ma diminuisce la qualità della raccolta: la percentuale media di frazione estranea (ovvero conferita non correttamente) riscontrata nel 2023 nella raccolta differenziata multimateriale (plastica/lattine) è stata pari al 27%. Un dato molto elevato che è sensibilmente aumentato negli anni, nel 2021 era infatti pari al 20,2%. Ciò, ovviamente, va ad impattare sull’efficienza del riciclo, riducendo le quantità di materie prime secondarie/end of waste ed aumentando i costi di gestione. Un ammontare non trascurabile degli scarti che, in assenza di alternative, è ancora avviato allo smaltimento in discarica, malgrado la normativa imponga limiti rispetto a tale modalità.
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